Seth Rollins, protagonista dell'ultima puntata del podcast di Chris Jericho, ha rivelato un interessante annedoto inerente la fine dello Shield; infatti, nonostante la rottura fra gli "Hounds Of Justice" sia stato uno dei momenti più importanti dell'anno, con ripercussioni consistenti sul prosieguo delle storyline, nessuno dei tre membri era favorevole a tale scenario. Peraltro, la stable si sarebbe dovuta rompere già all'inizio dell'anno e, in tal senso, l'eliminazione di Seth Rollins e Dean Ambrose da parte di Roman Reigns alla Royal Rumble, era propedeutica allo scontro fra i tre lottatori. Sono state proprio le resistenze dei diretti interessati a evitare che ciò accadesse, come affermato da Mr. Money In The Bank:

 

"Abbiamo detto no, ci siamo opposti fermamente. Gli autori volevano che fossimo pronti per quel momento, ma nessuno di noi si sentiva disposto a fare l'heel codardo e abbiamo posto il veto a quest'ipotesi."

 

L'autoproclamatosi "Undisputed Future Of The WWE" ha poi specificato che, invece dello split, i tre membri dello Shield erano favorevoli ad una lunga serie di "Six Man Tag Team Match" finalizzati sia a consolidare il proprio status di face che la stessa categoria dei match di coppia a  sei uomini:

 

"In questa federazione, nessuno ha mai puntato sul serio sui Six Man Tag Team Match; non sono mai stati un'attrazione. Noi, però, abbiamo fatto nostra questa tipologia di incontro e abbiamo sviluppato un ritmo che gli appassionati hanno apprezzato. Gli autori ci hanno accontentato, sia pur per poco tempo. Infatti, dopo averne parlato con loro (leggasi Vince McMahon), la nostra idea ha subito preso vita."

 

Seth Rollins, infine, ha aggiunto che sia lui che Dean Ambrose fossero consapevoli dell'intenzione di lanciare Roman Reigns come big name per gli anni a venire; tuttavia, egli ha dichiarato che entrambi abbiano fatto in modo tale da non essere messi da parte. Come ben sappiamo, però, alla fine lo Shield è passato a miglior vita, probabilmente a causa dell'assenza di nomi importanti quali Daniel Bryan, CM Punk, Brock Lesnar e Rey Mysterio, in modo tale da alzare il livello degli show e catturare l'attenzione degli spettatori.

 

Fonte: WrestlingInc.com & ZonaWrestling.net

 

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.