Era un tranquillo e, purtroppo per me, gelido pomeriggio d'autunno e nuovamente aspettavo di potermi gustare la nuova puntata di NXT; purtroppo lo strambo tizio con camice e capelli bianchi sparati in testa non era dello stesso avviso, dal momento che mi compare al fianco afferrandomi un braccio e, con il familiare “No time to explain!” che mi perfora le orecchie, mi porta con sé.
Mi ritrovo così nuovamente catapultata nel 1985, tuttavia il calendario appeso alla parete non segna più come data il 31 marzo, bensì il 7 novembre, la famigliola medio-borghese americana non sembra troppo sorpresa di vedermi, più che altro paiono scocciati, dal momento che tardo ad accomodarmi sul divano, mi sembra scortese farli alterare e così mi siedo.
Una voce che non riesco ad identificare afferma che la WWF è lieta di presentare “WrestleVision”, che da Rosemont, Illinois, ci presenta WWF “The” Wrestling Classic, avremo un torneo a sedici uomini ed i partecipanti ci vengono presentati nella solita grafica minimale: fermo immagine, cornice rossa e sfondo nero, inoltre stasera verrà estratto a sorte tra il pubblico il vincitore di una Rolls Royce, comunque non sia mai che Hulk Hogan rimanga escluso da tutto ciò, infatti, nel main event di quello che è considerato il primo vero PPV della storia della WWE, Hulk e Roddy “Rowdy” Piper si affronteranno per il titolo.
Un Vince McMahon in impeccabile farfallino rosso ci da il benvenuto dall'interno dell'arena, accanto a lui ci sono, per la mia gioia, Mr Aplombe Alfred Hayes, una signorina che pare vestita di una trapunta matrimoniale, e un giganto-cartellone azzurro cielo che altro non è che il tabellone ufficiale del torneo, altro che grafiche avanguardistiche! Altro che effetti grafici! Tabelloni con foto appiccicate sopra con lo sputo e signorina che indica il tutto con una bacchetta di sambuco (cit.), questa è la vera bellezza!
Tramite un altro effetto grafico d'antologia, si apre un segmento di backstage dove assistiamo all'estrazione delle combinazioni degli incontri, con il buon Mean Gene Okerlund che ha il compito di captare le reazioni a caldo degli atleti e un paio di comparse dall'aspetto alquanto deperito a reggere l'ampolla di bussolotti, Ricky Steamboat si sforza di mostrarsi più sorpreso che può quando scopre che il suo avversario è Davey Boy Smith, Miss Elizabeth e Mr Fuji estraggono in vece dei loro assistiti.
Abbiamo anche l'occasione di vedere intervistato il presidente della WWF Jack Tunney, io provo a chiedere, nella mia ignoranza, chi sia codest'uomo che pare uscito dal casting di un cattivo di un film per ragazzi a basso costo, ma vengo zittita dalla matrona di casa, irremovibile come sempre.
E finalmente lo show può iniziare! Al tavolo di commento ci sono, ovviamente, Gorilla “Red Blazer” Monsoon e Jesse “Jerry Lawler non sarà mai pheego quanto me” Ventura, un Howard Finkle con già qualche problema di calvizie, ma con sicuramente il doppio dei baffi rispetto ad oggi, ci introduce al primo match: Jimmy Hart accompagna Adrian Adonis, che per chi non l'aveva mai visto, come me, sulle prime pare una comparsa fuori forma di Sons Of Anarchy, il suo avversario arriva accompagnato da uno strombazzare di trombe, si tratta di Corporal Kir . . Kirc . . . Kar . . .
Chiedo delucidazioni e il figlio di mezzo mi risponde “Kirchner”, prima di essere zittito anche lui
Adrian Adonis (with Jimmy Hart) vs Corporal Kirchner
Anche questi match hanno un tempo limite che, essendo le prime eliminatorie, è di 10 minuti. Stupenda la reazione della folla quando Kirchner riesce a mandare al tappeto Adonis con un'Armdrag, Adonis risponde dimostrando di essere un precursore della “Gomitata of Doom”, Kirchner vorrebbe provare forse un Suplex ma Adonis si lascia semplicemente cadere, vincendo con quella che, a quanto pare, era una DDT. Io intanto noto che il ring sembra essere piuttosto scassato, a giudicare da quanto sprofonda la testa di Kirchner
Vincitore: Adrian Adonis
Nell'intervista di backstage Adonis e Hart appaiono più carichi che mai e sbraitano davanti alla telecamera.
Si passa dunque alla seconda semifinale, da una parte Dynamite Kid, tifato, giustamente, come non mai, la matrona di casa perde per un secondo la sua impassibilità e si lascia andare ad un gridolino assieme alla figlia, sarà che è uno dei pochi wrestler del torneo a non dimostrare cinquant'anni suonati, chi lo sa, il suo avversario è Nikolai Volkoff, che come sempre vuole cantare l'inno russo prima del match, dimostrando di non aver perso il suo timbro potente di voce, qualcuno lo ingaggi al Bol'šoj!
Nikolai Volkoff vs Dynamite Kid
Appena finito di cantare, Dynamite Kid esegue quello che dovrebbe essere un Dropkick, in teoria, in pratica era una sfiorata plantare, e vince
Vincitore: Dynamite Kid
Questo è quello che ti capita quando osi vantarti di provenire da uno Stato che non siano gli Stati Uniti d'America.
Intervista di backstage a Macho Man, di cui è sempre un piacere ammirare le movenze e la voce scattante, oltre che la sobrietà degli abiti
L'avversario di Savage è Ivan Putski, di cui io ignoravo l'esistenza, per fortuna in mio soccorso arriva la mia dolce metà che mi spiega che quest'uomo è un mito, che lottava ai tempi di Bruno Sammartino, che esistono dei match in bianco e nero di quest'uomo e che, a quanto pare, è l'idolo di mio suocero, gli chiedo se vuole restare con noi, ma risponde che ha da fare
Randy “Macho Man” Savage (with Miss Elizabeth) vs Ivan Putski
Miss Elizabeth si occupa della svestizione di Macho, che poi fugge immediatamente dal ring, prova a fare il ganzo sul paletto ma l'Orgoglio Polacco non si lascia intimidire e anzi, sputazza in faccia a Randy, nel tripudio generale, segue una Spallata Polacca che Savage vende come si trovasse sull'orlo di un precipizio, che meraviglia! Dal tavolo di commento mi giunge un “Head first!” che dimostra che Michael Cole non ha inventato niente, purtroppo l'Avanzata Polacca viene fermata da Randy che fa inciampare Putzki e poi lo schiena con i piedi sulle corde
Vincitore: Randy Savage
Dopo il replay della scandalosa vittoria vediamo il tabellone che, spoglio di fronzoli e inutili grafiche computerizzate, viene aggiornato da Miss Trapunta, intanto irrompe Nikolai Volkoff che inizia a strepitare qualcosa e, sarà per la presenza della biondina, tenta anche di togliersi la maglia scoprendo la buzza, afferma che la Russia riderà per ultima, tiè!
Passiamo a quello che forse potrebbe essere un match serio
Ricky Steamboat vs Davey Boy Smith
Abbandoniamo per un attimo le battute e concentriamoci sull'azione, sui Leapfrog, sulle Hip-toss, sui Suplex, sui Backslide per una volta eseguiti come si deve invece che apparire degli schienamenti a rallentatore fatti male, godiamoci i Suplex riversati e gli Splash eseguiti come se ci si stesse tuffando in una piscina, potrei osservarli per ore ma . . . Davey Boy impatta sulle corde e, per gli annali, pare essersi infortunato all'inguine, mi ripropongo di ricercare informazioni al più presto in merito a ciò, ma fatto sta che il match finisce con la vittoria per forfeit di Steamboat
Vincitore: Ricky Steamboat via forfeit
Nel backstage Gene Okerlund intervista quel bell'uomo di Junkyard Dog, colui che fa l'uomo della strada, con catene al collo, ma poi lotta in pantaloni bianco latte, perché lo stile innanzitutto!
Sul ring è già presente il Sommo Iron Sheik, mentre Junkyard Dog arriva con la solita theme song dal motivetto accattivante
Iron Sheik vs Junkyard Dog
Attacco scorretto alle spalle giusto per farsi odiare un poco di più, che farsi annunciare dall'Iran non era sufficiente, il Sommo indossa le sue divine ciabatte multicolori, ma esse non lo proteggono dalla reazione alla Hogan di Dog, che subisce qualche colpo e poi restituisce ogni mazzata, straordinario esempio di corsa sulle corde seguita da una Clothesline che pareva più un tentativo di pugno alla testa, Iron Sheik chiude la Camel Clutch e grida qualcosa di incomprensibile, pare star sfidando un wrestler di nazionalità bulgara a fare di meglio, peccato che poi se la prenda con l'arbitro, così Junkyard Dog può colpirlo con un Headbutt che lo lascia a terra agonizzante
Vincitore: Junkyard Dog
Uno stacco di regia un po' infelice ci mostra un Terry Funk quando ancora non era vecchio, una visione a cui mai avrei pensato di poter assistere, abbigliamento che forse vorrebbe apparire da Gaucho, ma che ricorda più Spike, il fratello di Snoopy, sputazzo di tabacco sulla telecamera per concludere in bellezza
Moondog Spot vs Terry Funk (with Jimmy Hart)
Ignoro chi sia costui, Spot intendo, ma tiene una Ossoclava in mano e questo mi basta, Terry Funk prova a convincerlo a finire il match per doppio count out e riesce a farlo scendere dal ring, salvo poi attaccarlo, Spot sta per essere contato fuori ma, colpo di scena, nella collutazione Funk ributta Spot sul ring, così è lui ad essere contato fuori
Vincitore: Moondog Spot via count out
Ci avete capito qualcosa voi? Neanche io, ma c'era una Ossoclava.
Intervista di backstage a Mr Fuji e Don Muraco, che sfiderà il campione Intercontinentale Tito Santana nella prossima eliminatoria, ovviamente il titolo non è in palio e notiamo che mantiene ancora la sua denominazione di “Heavyweight”
Magnificient Muraco (with Mr Fuji) vs Tito Santana
Belli i tempi in cui al posto dei tiranti agli angoli del ring si usavano le catene, intanto Santana esegue un “High” crossbody di circa 50 cm di altezza e Don Muraco ci mostra delle Whip che per metodo d'esecuzione sarebbero illegali in ognuno dei cinque continenti, ad ogni modo i Backslide sono ancora eseguiti perfettamente (e per “perfettamente” intendo “come piace a me”), Santana soffre, soffre, prende una Bodyslam, viene schienato, la campana suona, ma l'arbitro si accorge che Tito aveva il piede sulle corde, subito il campione schiena Muraco di roll up
Vincitore: Tito Santana
Ci avete capito qualcosa? No, ma ha vinto il buono perciò il pubblico applaude.
Nel backstage, Bobby “The Brain” Heenan annuncia di essere in cerca di talenti . . . e si nota una qualche somiglianza con Triple H.
Sul ring si trovano Cowboy “Odiatemi” Bob Orton e Paul Orndorff, che io mi ricordavo come l'altro supercattivo del main event di WrestleMania 1, ma che a quanto pare adesso è diventato un idolo delle folle
Bob Orton vs Paul Orndorff
Si comincia con una Armbar di Orndorff che Orton sella come se stesse per perdere il braccio, ad ogni colpo di Paul il pubblico va in visibilio, ad ogni modo al momento di restituire i colpi subiti il braccio torna in perfetta forma, Orndorff esegue un Sunset flip e mostra la nuda mezzaluna di Orton, il padre si famiglia si volta verso la figlia maggiore, che fortunatamente il quel momento era distratta, Orton infierisce per caricare a dovere il pubblico, che al momento della reazione di Orndorff esplode manco avessero davanti Hogan in persona, che intanto probabilmente brontola nel backstage, Bob Orton scende dal ring e si aggiusta il gesso onnipresente sul braccio, colpendo poi Orndorff, questo, a logica, porta alla squalifica
Vincitore: Paul Orndorff via DQ
Dopo questa confusionaria vittoria, scopriamo che Mr Aplombe e Miss Trapunta stanno tranquillamente amoreggiando, con Mr Aplombe che inizia ad allungare le mani un po' troppo sotto la Trapunta, Aplombe e Mr McMahon commentano le vittorie del primo turno e le combinazioni dei quarti di finale, il trio viene nuovamente assalito, questa volta da Terry Funk.
Howard Finkle annuncia solennemente l'inizio dei quarti finale, il cui minutaggio è ora salito a quindici minuti per match
Adrian Adonis (with Jimmy Hart) vs Dynamite Kid
Bastano pochi colpi per costringere Adonis alla più classica delle pause fuori ring, intanto Jesse “The Boa” Ventura decide di abbandonare il tavolo di commento per andare dal suo amico Savage, lasciando Monsoon a condurre il commento, Dynamite Kid se ne frega della differenza di peso ed esegue un Suplex, fallendo poi tuttavia uno Splash, viene chiuso in una presa e nonostante sia a un centimetro dalle corde preferisce tenere la testa bassa e patire, Adonis sembrerebbe avere il match in pugno, ma commette diversi errori, tra i quali usare tentare di eseguire un Bulldog ad uno dei British Bulldogs, Kid riacquista terreno, Jimmy Hart prova ad intervenire, ma Kid gli getta contro Adonis e poi lo schiena, nonostante Adonis avesse palesemente il piede sinistro sulla corda
Vincitore: Dynamite Kid
A nulla valgono le proteste, sempre molto sobrie, di Jimmy Hart e la disperazione di Adonis.
Nel backstage, Jesse Ventura viene intervistato da Mean Gene e dalle pose e dallo stile si capisce che anche Hulk Hogan in fondo non ha inventato nulla.
Il prossimo match vede contrapposti Ricky Steamboat e Randy Savage, che per l'occasione s'è cambiato d'abito e lo stesso ha fatto Miss Elizabeth, adesso vestita d'arancio
Ricky Steamboat vs Randy Savage
Macho usa immediatamente Elizabeth come scudo improprio, ma Steamboat riesce comunque a colpirlo per la gioia dei più, i due se le danno di santa ragione fuori dal ring, rispolverando la Atomic drop che, ricordiamolo, a quanto pare è la mossa più devastante di tutte, The Dragon riesce anche ad eseguire un Diving Crossbody, ma Macho non sella e si alza appena al conto di uno, dopodiché Macho estrae qualcosa dalle mutande stellate e, qualunque cosa sia, vi colpisce Steamboat
Vincitore: Randy “Macho Man” Savage
Ennesimo finale controverso, ma chissenefùt! Che Mr Ossoclava è tornato, infatti Moondog Spot sta morsicchiando la sua arma, mentre Gene Okerlund cerca di intervistarlo, Moondog è di poche parole e si esprime principalmente a mugugni e grugniti, Mean Gene comunque non rinuncia a tentare un'intervista, Moondog poi, grazie al dono dell'ubiquità, si trova immediatamente già sul ring per affrontare quel bell'uomo di Junkyard Dog
Junkyard Dog vs Moondog Spot
Pare una prerogativa quella di attaccare il povero Dog prima che possa salire a modo sul ring, Junkyard dunque si vendica colpendo duramente a suon di Headbutt e si conta il tre da solo, nonostante non ci sia alcun arbitro a rendere il tutto ufficiale, ma la vittoria gli viene comunque assegnata, sarà il potere dei pantaloni bianchi
Vincitore: Junkyard Dog
Altro segmento “Bobby Heenan is scouting talents”
Paul Orndorff vs Tito Santana
Entrambi molto tifati, anche se l'ovazione per Orndorff è quasi inquietante, stretta di mano tra i due e si comincia, bello scambio di prese iniziale e Orndorff continua nella strategia di lavorare gli arti dell'avversario, match molto basilare tra i due ma il pubblico non accenna a zittirsi, Santana zoppica e Paul, da buon face, non infierisce troppo, i due finiscono fuori ring e cominciano a darsele di santa ragione, finendo per venir contati fuori entrambi, in un tempo che al giorno d'oggi sono appena scesi dal ring
Vincitore: Double count out
I due si fissano duramente e ci si domanda se ciò potrebbe significare un continuo di questo “feud”, ma intanto non c'è alcun vincitore.
Si torna al tabellone azzurro troppo azzurro, dove Mr Aplombe e Signora sembrano aver ormai ufficializzato la loro unione.
E passiamo, un po' a sorpresa, al match valido per il WWF World Championship, ebbene sì, appena il terzultimo match della serata, il suono delle cornamuse viene quasi sovrastato dalla mole di fischi che accompagnano l'ingresso di Roddy Piper, mentre viene mostrata la solita intervista pre-registrata di Okerlund ed il suo ospite, il Campione, che indossa una canotta bianco puro con scritto “American Made”, giusto perché non sia mai che risulti poco tifato, Hogan tiene il suo promo e il pubblico è in delirio, per l'occasione il tempo limite è spostato ad un'ora
WWF Championship match Hulk Hogan(c.) vs Roddy Piper
L'odio tra i due è palpabile e la lotta inizia immediatamente, Piper sembra colpire Hulk alla gola per ottenere vantaggio, poi Hogan decide di vendere un colpo agli occhi anche se Piper non sembra averlo sfiorato, appena i due si trovano a contatto diretto possiamo notare la differenza di cromatura tra le due pelli, Hogan è a tanto così da raggiungere la cromatura usata per i cinque cents, il match prosegue sul copione “mossa Hogan-dita negli occhi Piper”, così che il pubblico non può ottenere la soddisfazione di vedere Piper mazzulato per benino, Hot Rodd riesce a chiudere Hogan nella Sleeper hold, ma il Campione non solo non cede, ma si rialza e rotola giù dal ring portandosi dietro l'avversario, dove può sfoderare la sua faccia da “Mo me te magno!” che spaventa Piper, c'è pure un coinvolgimento dell'arbitro, che finisce travolto da Hogan e lascia Piper libero di prendere una sedia (gialla), ma il Campione reagisce, strappa la sedia di mano a Piper e lo chiude a sua volta in una presa, a questo punto arriva Cowboy Bob Orton, che a quanto pare pensava di non aver fatto abbastanza danni, e colpisce Hogan causando la squalifica
Vincitore e Still WWF World Champion: Hulk Hogan
A salvare Hogan arriva Mr “Almost over as Hogan” Paul Orndorff, che scaccia i due heel, Piper non pare troppo arrabbiato per il match finito per squalifica, mentre Hogan posa per i fotografi sul ring.
Backstage, seconda intervista a Junkyard “Bell'uomo” Dog, che parla anche sin troppo pacato per avere la gimmick del cane da strada del ghetto del Bronx, ma chissene, arriva Jimmy Hart che sta sfiorando l'attacco cardiaco per quanto strilla, probabilmente gli avrà detto che è comodo passare direttamente alla finale senza avversario
Ma non c'è tempo da perdere che siamo alla prima (ed unica) semi-finale, solita ovazione per Dynamite Kid, solito cambio d'abito per Randy Savage ed Elizabeth, da notare come Randy pretenda che Elizabeth gli abbassi le corde e poi salti elegantemente sopra la terza, perché sì!
Macho Man Randy Savage (with Miss Elizabeth) vs Dynamite Kid
Jesse Ventura, al commento, si schiera palesemente dalla parte del suo caro amico Macho, il match stabilisce un record dato che Savage rimane sul ring per oltre un minuto prima di fuggire ennesimamente fuori, Kid riesce ad eseguire una spallata e il pubblico va in delirio come se avesse visto una Red Arrow per la prima volta, si vede anche un Backdrop che va a segno, che non è una cosa che si vede tutti i giorni, poi un Sunset flip di Kid che finisce con una coolata in faccia di Macho, #chebeimomenti, Dynamite Kid si riprende esegue una Clothesline talmente avvitata che ci fa supporre sia il precursore della Slingblade, il pubblico è sempre più in delirio e al momento del Superplex di Kid qualcuno delle prime file non regge il colpo ed ha un mancamento, peccato che Savage arrivati al suolo riesca a ribaltare lo schienamento e vincere di roll up
Vincitore: Macho Man Randy Savage
Domando alla famigliola quanti finali a là “non c'ho capito un cavolo” ci siano stati durante questo torneo, ma il padre mi mostra una cinquina ed io preferisco tacere e concentrarmi su quanto diavolo fosse elastico quel ring rivedendo il replay del Superplex.
Segmento di assolutamente nessun interesse in cui viene sorteggiato il vincitore della Rolls Royce, il bimbo più piccolo non regge e si addormenta, ben cinque persone si trovano al centro del ring per tale solenne annuncio, tra cui: Howard Finkle, il Presidente Sconosciuto, Mr Aplombe e le due comparse precedentemente mostrate, che rinominerò Secco e Aquilino, per l'onor di cronaca, il vincitore è un tal Michael Hamly.
Cambio di location per le interviste di Mean Gene Okerlund, che negli spogliatoi vengono intervistati Hulk Hogan ed Orndorff, che sono pronti a fare il coolo quadro a Piper ed Orton, talmente esaltati che il cameraman decide saggiamente di tagliare il tutto.
E siamo arrivati alla finale del Torneo, Randy Savage stavolta entra per primo, con il terzo cambio d'outfit della serata, Jesse Ventura esalta lo spirito di sacrificio e gli sforzi fisici che Savage ha dovuto affrontare per arrivare in finale, mentre Junkyard Dog c'ha avuto la vita facile, lui, ha dovuto fare solo due match lui, uno se l'è pure contato da solo, lui, lui che crede di essere pheego perché ha la musica rappeggiante prima che il rap esistesse, lui
Vita da strada un par di ciufoli! Io sto con Jesse Ventura! Vergognati Dog! Vergognati!
Junkyard Dog vs Randy Savage (with Miss Elizabeth)
Savage prende una sedia e, non si sa per quale motivo, la lancia all'avversario, che se la sbatte più e più volte sulla testa, cosa che diverte molto il pubblico (bah), Savage temporeggia fuori ring, poi si becca un Headbutt alla schiena che lo manda fino all'angolo opposto per il dolore, Randy soffre mentre Ventura continua la sua arringa in favore di Macho (Sante parole!), c'è poi una incomprensione in una Clothesline che porta i due a cadere a terra alla bell'e meglio, ma si rifanno quando Savage vende il kick-out di Dog andando quasi a ribaltarsi all'angolo, ma Savage non ci sta, sale dunque sul paletto ed esegue una Double axe handle fuori dal ring, riuscendo poi a colpire l'avversario con un altro oggetto nuovamente non identificato, passatogli probabilmente da Miss Elizabeth, ma anche no dato che, come si è ben capito, in questo torneo non ci si capisce una mazza; Savage prende una sedia e colpisce Dog proprio davanti all'arbitro, scatta la squalifica? Macché! Anzi, si passa pure agli strozzamenti alle transenne, Savage si sente sicuro e tenta un colpo dal paletto che Junkyard Dog intercetta, per poi prodigarsi in degli Headbutt al tappeto che Macho Man oversella in un modo commovente, mi scende una lacrimuccia e la famigliola mi fissa interdetta, non possono comprendere, ad ogni modo, piuttosto anticlimaticamente, dal nulla Savage viene buttato fuori ring con un Backdrop e contato fuori
Vincitore: Junkyard Dog via count out
Howard Finkle fa il suo annuncio ufficiale, Junkyard Dog viene dichiarato Tournament Champion ed intervistato, ma Jesse Ventura sale sul ring per far valere la voce del popolo! Savage ha dovuto affrontare tre avversari, Dog solo due, tutto ciò è mostrosuamente irregolare! Persino Junkyard Dog annuisce al Sommo Ventura, riconoscendo il suo errore e la sua inadeguatezza, la giustizia ha trionfato!
Nel backstage, Miss Trapunta risulta ufficialmente incinta di tre gemelli e Mr Aplombe ha in volto un sorriso smagliante, Vince McMahon si dimostra pronto a far da padrino ai futuri nascituri e da la buonanotte a tutti, con i soliti fermo-immagine dell'evento che scorrono assieme ai titoli di coda come uno di quei bei film del ciclo “Lunedì film” . . . non me lo ricordo solo io vero? Vero?!
Quando il vecchio schizzoide ricompare, sono già pronta per tornare a casa, dato che, come mi ricorda, “It's time to explain!”
Che dire? Ho scelto “WWF The Wrestling Classic” per svariati motivi, il primo è che non lo conoscevo assolutamente, neanche per sentito dire, questo fantomatico “primo PPV” della WWE, seconda cosa, alla luce del Dusty Rhodes Tag Team Tournament, mi sembrava carina l'idea di recensire un torneo. Adesso so che, privatamente, continuerò a guardarmi i vecchi PPV WWE, pubblicamente invece, credo sia ora di spostarsi su qualche altra compagnia . . . forse? Questa rubrica è ancora agli esordi, perciò ogni suggerimento è ben accetto, vi ringrazio davvero per tutti i suggerimenti che mi avete lasciato nello scorso editoriale, sto prendendo nota, davvero!
N.B. Prima, magari, vorrei sviscerare i più significativi PPV degli anni 80-90, prima di passare a federazioni più “recenti” come TNA e ROH, ma non si sa mai, vedremo.
Che dire? È stato magnifico vedere come i finali alla “WTF?” fossero d'uso comune a quei tempi e come al pubblico, in fondo, non importasse una mazza di capirli: ha vinto il cattivo? Fischio! Ha vinto il buono? Esulto! E chi s'è visto s'è visto.
Comunque, Junkyard Dog impostore, Macho Man è il vincitore!