Con tutta l’attenzione catalizzata su tutto quello sta ruotando attorno al titolo mondiale e alla sfida che vedrà contrapposto Rich Swann a Kenny Omega con entrambe le cinture massime di Impact e AEW in palio a Rebellion il nuovo cammino cominciato dai due giovani provenienti dal Giappone sembra sia passato leggermente in sordina. Il problema è stato probabilmente a monte con la scelta di costruirli dopo la conquista e non prima, forse anche per la facilità della storyline con i Good Brothers visto il fatto che entrambi i team hanno militato per parecchio in NJPW, ma soprattutto, come detto più su, le cose davvero importanti sono altre.

Attualmente la storia che li vede protagonisti tratta del rematch che concederanno a Gallows e Anderson a Rebellion con provocazioni, prese in giro e probabili interferenze soprattutto quando mancherà poco al ppv, e nella speranza che i titoli li mantengano dovranno poi diventare parte realmente integrante dello show visto che gli ex campioni sembrano più lanciati verso le rivalità contrapposte alla AEW con tutta la storia del Bullet Club che terrà impegnati i fan di Jacksonville per i prossimi mesi anche dopo Double Or Nothing.

Dando un’occhiata agli attuali wrestler di Impact notiamo che di tag team maschili ne vediamo davvero pochi, e quelli che vi figurano sono ben lontani dall’essere dei possibili rivali per i titoli fatta eccezione per una stable. Se da una parte vediamo i Reno Scum e gli XXXL che possono essere utilizzati come carne da macello in eventuali match a più uomini oppure in segmenti commedy, gli unici che potrebbero dire qualcosa sono i Violent By Design che hanno aggiunto nel loro arsenale anche il buon vecchio Rhino in cerca di un’ultima run decente prima di appendere gli stivali al chiodo.

Di Eric Young abbiamo poco di cui parlare, infatti da quando è tornato è più credibile che mai e se la storia dell’underdog di Rich Swann è stata così interessante è soprattutto per merito suo, cosciente del fatto che quelli più giovani di lui sono la priorità quando si raggiunge una certa età. Stesso discorso per Joe Doering, che nel ruolo di menare è credibilissimo e abilissimo, unita ad una recitazione perfetta per il ruolo.

Negli ultimi due anni qui si è persi due team iconici e rappresentativi di questo show, LAX nell’ultima run con Santana e Ortiz e i Rascalz poi con Trey Miguel rimasto qui ma concentrato in storyline singole. C’è bisogno quindi di rimescolare le carte e perchè no, far arrivare qualcuno dalla AEW visto che sembra sempre di più che Impact diventerà lo show secondario di Tony Kahn, tesi che viene avvalorata anche dal passaggio dello show al giovedì sera, il giorno dopo Dynamite nella speranza che gli ascolti disastrosi del gruppo Anthem possano migliorare.

Pensandoci velocemente mi vengono in mente i Best Friends i quali sicuramente dovranno fare qualcosa di nuovo dopo la lunghissima e inutile rivalità contro Miro e Kip Sabian oppure Butcher & The Blade ora clienti di Matt Hardy assieme ai Private Party che non sfigurerebbero se tornassero nuovamente a puntare ai titoli qui. C’è bisogno di persone e storyline che possano catalizzare l’attenzione del pubblico visto che prima o poi tornerò anche live, perchè come detto poco più su, gli ascolti sono davvero bassi, a fatica si superano i 100 mila e per una federazione che sembra non voler accettare di essere una indy e non una major è davvero un problema.