Il possibile avvento di quattro assi della NJPW in WWE ha suscitato non pochi riverberi in questo inizio 2016, candidandosi sin da subito a possibile “storia” dell’anno. Ma come si potrebbero collocare questi quattro, fantastici wrestler? Più probabile di una partita del cuore tra la Nazionale Cantanti e l’Associazione Coltivatori, ecco a voi l’editoriale odierno!

AJ Styles, Shinsuke Nakamura, Karl Anderson e Doc Gallows un bel giorno decidono di consegnare in massa un preavviso sulla loro eventuale dipartita dalla NJPW, nella speranza di poter intraprendere una nuova avventura in WWE. La notizia ovviamente trapela, la WWE tramite il suo sito ufficiale e tramite alcuni talenti fomenta queste voci e, d’improvviso, la mente dei fan smart di wrestling del globo comincia a galoppare all’impazzata, tipo Varenne sotto LSD, cercando di capire quando arriveranno questi talenti, in occasione di quale spettacolo, in quale roster (Raw o NXT), se da singoli oppure almeno in parte in gruppo assieme al loro ex compagno di stable Fìnn Balòr.

Mi soffermerò in particolare su uno dei talenti, in quanto (a mio avviso) caso decisamente a sé ed eclatante sotto numerosi punti di vista. Per quanto riguarda Karl Anderson e Doc Gallows, nel primo caso si tratterebbe di un esordio e nel secondo di un ritorno. Per chi non lo sapesse, Doc Gallows ha indossato una triplice pelle in WWE: quella del falso Kane, quella di Festus, lottatore dalla disabilità mentale in grado di divenire violento ed inarrestabile una volta suonata la campanella (non mi sono mai accorto di quanto fosse stupida questa gimmick finchè i miei polpastrelli non hanno dato forma a questa frase) e quella di Luke Gallows, fedele scudiero di CM Punk nell’ottima Straight Edge Society, stable durata troppo poco per poter essere etichettabile come memorabile. In ogni caso, questi due lottatori dovrebbero poter esordire come tag team, perché no, anche ad NXT: in questo modo potrebbero essere momentaneamente riaffiancati all’attuale Campione Bàlor e potrebbero dar vita a molti incontri decisamente interessanti, cosa su cui oggettivamente nutro qualche dubbio se dovessero subito essere spediti nel main roster. Il loro ruolo, in teoria, è quello più facilmente pronosticabile tra i quattro oramai ex NJPW.

Su Nakamura sinceramente nutro non pochi dubbi. La qualità del performer è di carattere assoluto e non si discute, il suo carisma è assolutamente off the charts e la barriera linguistica non spaventa, in quanto (almeno ad NXT) Asuka sta dimostrando che non serve assolutamente parlare un inglese fluente per poter essere over…tuttavia la WWE sta confermando un vero e proprio handicap non da poco. Non importa quanto over sia il performer, non importa quanto sia capace, non importa quanto funzioni ad NXT, se ingrana nello show giallo prima o poi verrà chiamato nel main roster. E quando ciò accade, troppo spesso abbiamo assistito a vere e proprie demolizioni di mesi, anni di costruzione in poco più di due o tre puntate televisive. Penso ad Emma. Penso ad Adam Rose. Penso a Tyler Breeze, un talento assolutamente fantastico il cui lavoro è stato distrutto a tempo record. A questo aggiungo che, da sempre, l’etnia Giapponese in WWE è per qualche oscuro motivo sempre e comunque vista geneticamente come propensa al midcard ed al comedy: alla luce di tutti questi dubbi, saluto l’avvento di Nakamura con tanto riserbo e poche certezze.

Ma su un performer ho ancora più dubbi, invero. AJ Styles. La stella nordamericana più brillante dell’ultimo quindicennio che non sia stata creata, o non sia passata dalla WWE. Un talento puro, raffinato, assoluto. Un performer che fa sembrare ordinario l’aggettivo fenomenale. Un wrestler che, anche solo 5 anni fa, avrebbe potuto fare la differenza, quella vera, in un contesto come quello della WWE. Styles quasi sicuramente esordirà nella Rumble, considerato anche che la stessa dovrebbe aver luogo in quel di Orlando, dove il nostro beniamino è conosciutissimo per i suoi trascorsi in TNA. Già qui, mi sorge un dubbio: come proporre come credibile minaccia una persona che, pur facendo il suo esordio nella Rumble, quasi sicuramente sarà eliminato? L’unica idea che mi viene in mente potrebbe essere un’autoeliminazione una volta buttato fuori l’oggetto della sua ostilità. Anche qui, sarebbe una scelta abbastanza stupida, ma sempre meglio di essere sconfitto (perché l’essere eliminato dalla Rumble non è un pin o una sottomissione, ma pur sempre una sconfitta) all’esordio dopo quasi un decennio di attesa trepidante. Ma ci sono dei punti che mi sono poco chiari.

Primo: Styles sarà costato non poco alla WWE. Avendo rifiutato dalla TNA un’offerta di 200mila dollaroni annui (ne prendeva poco meno del doppio), possiamo avere la ragionevole certezza che in NJPW ed in ROH il buon AJ ha buscato qualcosina in più. Secondo: AJ ha 38 anni suonati, è colmo di acciacchi fisici ed il suo successo come performer è strettamente legato al suo decisamente demanding stile di lotta… stile difficile da sostenere per un ventenne, figuriamoci per un quarantenne. Terzo: non credo che la Styles Clash possa avere vita lunga in un ambiente protetto come quello di Stamford. Quarto: un ruolo simile a quello di Joe (che potrebbe non esordire mai nel main roster) ad NXT viene automaticamente escluso nel momento in cui vi dovesse essere un’entrata nella Rumble, ed un ruolo preminente del main roster in vista di Wrestlemania mi sembra decisamente un azzardo non da poco, perché è pur vero che ad Orlando AJ riceverà un pop della madonna, ma è anche vero che lo stesso è conosciuto solo da una metà (volendo esagerare) del pubblico WWE generico/medio, e dunque necessiterebbe di un minimo di presentazione e costruzione in vista dell’evento più importante dell’anno.

Questi dubbi mi frullano in testa, e nonostante la trepidante attesa in vista della Rumble non posso fare a meno di guardare un pochino oltre, facendomi assalire da qualche legittimo dubbio. Sono curioso di sentire la vostra!
Danilo