Puntata di Collision che ci ha regalato diversi verdetti questa notte. Il più atteso è arrivato dal Main Event della puntata, in cui si sono affrontati CM Punk e Ricky Starks con in palio il trofeo dell’Owen Hart Foundation Tournament. In semifinale entrambi hanno affrontato e sconfitto dei rivali, per Starks un rivale del passato recente come Powerhouse Hobbs, mentre il Second City Saint ha battuto Samoa Joe che non affrontava da quasi 20 anni.
Serve una scorrettezza
Per CM Punk, al terzo match in singolo dal suo ritorno, è stato forse l’incontro più difficile, almeno a livello aerobico essendo durato quasi 20 minuti. Una contesa molto equilibrata che ha visto anche qualche pausa con i due avversari a corto d’ossigeno, con il pubblico canadese che non si è particolarmente schierato dalla parte di Punk nonostante il ring gear e delle mosse iniziali in tributo alla famiglia Hart. Starks è stato bravo a resistere ad un pile driver per poi andare a segno con ben due Spear di seguito, senza riuscire ad eseguire il pin vincente a causa del rotolamento fuori ring del Best in The World. In un finale fatto di roll-up, quello vincente è stato eseguito dall’Absolute, che si è tenuto dalle corde per tenere fermo CM Punk, una mossa che ha ricordato alcune vittorie di Owen Hart, ma che ha certificato un po’ il cambio di atteggiamento di Starks che sin dalle fasi iniziali è sembrato diverso. Un Ricky Starks quasi arrogante anche nella premiazione post match, con Jushin Thunder Liger che era incaricato alla consegna del trofeo, ma il vincitore l’ha praticamente bypassato andando a prendersi da solo la coppa.