Puntata natalizia per la AEW con uno speciale di Dynamite denominato “Dynamite on 34th Street” e puntata quasi interamente dedicata al Continental Classic, con gli ultimi match dei due gironi da disputare per determinare i quattro semifinalisti. Nel girone Gold tre match da disputare e una situazione alla vigilia dell’ultimo turno che vedeva Claudio Castagnoli favorito su tutti, visto l’impegno contro il fanalino di coda Komander e poi una situazione incerta con Ricochet che partiva con tre punti di vantaggio nel match contro Darby Allin e Will Ospreay e Brody King a cui una vittoria non sarebbe bastata senza ulteriori incastri con gli altri match.

Ospreay vince e spera

Il primo match della serata è stato quello tra Will Ospreay e Brody King, entrambi a quota 6 punti nel girone, entrambi con l’obbligo di vittoria per poi sedersi a guardare gli altri match e sperare in un clamoroso ribaltone. Come tutti i match di questo Continental Classic c’è stato tanto equilibrio e i due si sono avvicinati al time limit di 20 minuti combattendo per oltre un quarto d’ora. A spuntarla alla fine è stato l’Aerial Assassin a cui non sono bastate due Hidden Blade ed è servita una Stormbreaker per piegare le resistenze dell’avversario.

Un pareggio che è una vittoria

A seguire sono saliti sul ring Ricochet e Darby Allin. In questo caso a Ricochet sarebbe bastato un punto per accedere alla semifinale, obbligo di vittoria invece per Darby Allin che in caso di arrivo a quota 9 con Ricochet e Ospreay avrebbe avuto gli scontri diretti a favore. Match durissimo, con ritmi altissimi e mosse altamente spettacoli come la 630 Senton di Ricochet su Allin steso su un tavolo a bordo ring, una mossa che ha messo in ulteriore difficoltà Allin che si è presentato per il match con una vistosa fasciatura addominale. L’allievo di Sting è riuscito a reagire come sempre ed è riuscito ad intrappolare l’avversario in delle manovre di sottomissione, con la corda raggiunta per miracolo con la punta di un dito per interrompere la presa. Il limite dei venti minuti si è avvicinato sempre di più, Allin ha colpito con lo Scorpion Death Drop, a fatica è salito sul paletto ed è andato a segno con il Coffin Drop, ma proprio al momento del pin il tempo è scaduto. Pareggio e passaggio del turno matematico per Ricochet che ha potuto esultare.

Chi di spada ferisce…

Ultimo match del girone Gold è stato il testa-coda tra Claudio Castagnoli e Komander. Quasi una formalità per lo svizzero, Komander ha sostituito Juice Robinson dopo la prima giornata e ha incassato solo sconfitte pur mettendo in difficoltà gli avversari. Prima del match Darby Allin ha fermato sulla rampa l’atleta mascherato e il suo manager sussurrando qualcosa nell’orecchio. Per Castagnoli due risultati su tre a disposizione, poichè sarebbe passato anche con un pareggio. Lo svizzero ha dominato ampiamente la prima fase dell’incontro e sembrava facilmente avviato alla vittoria. Quando Komander è stato scagliato fuori ring, ha iniziato a rovistare sotto il quadrato e ha trovato in una giacca lasciata lì da Allin un tirapugni, oggetto usato la scorsa settimana da Castagnoli proprio per sconfiggere Allin. Komander così è tornato sul quadrato e senza farsi vedere dall’arbitro, ha colpito lo svizzero per poi chiudere il match con un volo dalla terza corda.

Epilogo incredibile per il girone Gold quindi, Ricochet ha chiuso in testa a dieci punti, seguito da Castagnoli e Ospreay a quota 9, ma il britannico ha passato il turno in virtù dello scontro diretto vinto. Di seguito la classifica finale:

  1. Ricochet (3-1-1, 10 points)
  2. Will Ospreay (3-2-0, 9 points)
  3. Claudio Castagnoli (3-2-0, 9 points)
  4. Darby Allin (2-2-1, 7 points)
  5. Brody King (2-3-0, 6 points)
  6. Komander (replaced Juice Robinson) (1-4-0, 3 points)