Episodio speciale per Dynamite quello andato in scena stanotte dall’Artur Ash Stadium a New York, card da PPV, tanti match titolati e spazio anche per la ROH con il match valido per il titolo mondiale che ha visto affrontarsi Chris Jericho e Claudio Castagnoli. Un match annunciato solo qualche giorno fa quando The Wizard ha interrotto un promo dello svizzero a Rampage lanciando la sfida per un titolo che non ha mai vinto in carriera.

Una vittoria non proprio “onorevole”

Il match per il titolo mondiale ROH ha aperto la puntata di Dynamite, codice d’onore mantenuto con la stretta di mano iniziale anche se di rispetto sin dai secondi successivi e per tutto il match ce n’è stato davvero poco. La partenza è stata favorevole a Castagnoli, subito molto aggressivo consapevole delle capacità di Jericho e dei suoi mind games. Lo Swiss Superman ha fronteggiato bene gli attacchi di Jericho, che ha provato una serie di scorrettezze durante il match, prima tentando un colpo alle parti basse e poi provando ad usare la sua mazza da baseball sfruttando le disattenzioni dell’arbitro Aubrey Edwards. C’è stato spazio anche per la Giant Swing; successivamente in una fase concitata The Wizard è stato lesto a spingere Castagnoli verso l’angolo addosso all’arbitro, per poi andare a segno con un calcio nelle parti basse non segnalato da Edwards girata di spalle e chiudere i conti con la Judas Effect.

Dopo aver vinto i titoli massimi in WCW, WWE e AEW, Jericho ha aggiunto l’ottavo titolo mondiale al suo palmares con il titolo ROH. Per lui grandi festeggiamenti a fine match con la Jericho Appreciation Society al completo, sullo stage assieme agli altri è infatti giunto anche Daniel Garcia. Il giovane campione ROH Pure era visibilmente contrariato per come Jericho ha vinto il match, ma ha lo stesso dato il cinque al suo capo rimanendo però distante dal resto dei membri della JAS.