Ieri notte è andato in onda AEW Revolution, campo di battaglia del secondo e ufficiale atto tra CM Punk e MJF, in quella che con tutta probabilità è la rivalità più sentita e violenta degli ultimi mesi nella compagnia di Tony Khan. Dopo la grande farsa dell’ultima puntata di Dynamite, dove MJF ha scoperto le sue carte attaccando un Punk dubbioso e propenso alla pace con il rivale, i due si sono scontrati in un Dog Collar match molto sanguinoso.

Un bagno di sangue annunciato

Il fattore psicologico del match si fa sentire già dalle musiche d’ingresso dei due contendenti, con MJF che è entrato nell’arena accompagnato da “Cult of Personality” del rivale, mentre il nativo di Chicago per l’occasione ha scelto di presentarsi con “Miseria Cantare” degli AFI – theme che usava ai tempi del suo stint in Ring of Honor. Il rimando al passato e al Punk più duro e puro è chiaro anche dal suo ring attire, lo stesso usato in ROH. Il match ha inizio e a farla da protagonista è la catena che lega i due rivali: MJF la usa per frustare il rivale, a cui si apre la fronte e inizia a sanguinare poco dopo l’inizio della contesa. A un certo punto, The Salt of the Earth immobilizza Punk e prende un microfono, intimandogli di cedere, ma il Second City Saint lo manda a quel paese. Più avanti nel match, è Punk a tornare in vantaggio sul rivale: dopo aver lavorato sulla sua mano infortunata, Punk connette una Shining Wizard e MJF di lì a poco inizia a sanguinare anche lui. Poi viene il turno di quest’ultimo che assesta una Tombstone sull’apron all’ex WWE. Come se non bastasse, a quel punto MJF tira fuori delle puntine da disegno, che sparge per tutto il ring, e sulle quali connette un superplex ai danni del rivale ormai martoriato.

Finale con un turn (?) inaspettato

Nelle fasi finali del match, MJF chiama Wardlow urlando il suo nome. La guardia del corpo risponde alla richiesta d’aiuto ma sembra aver dimenticato il Dynamite Diamond Ring, con cui il suo assistito aveva anche chiuso e vinto il match precedente. Stavolta però le cose vanno diversamente: con un MJF confuso dal comportamento di Wardlow, Punk ne approfitta per assestargli una GTS; in quel momento, c’è un incrocio di sguardi con Wardlow, con quest’ultimo che alla fine tira fuori l’anello e lo getta sul ring, andando via. Il Best in the World si vendica così di MJF capovolgendo il finale del loro primo scontro ufficiale: stavolta è lui a colpire il rivale con l’anello per poi schienarlo e ottenere così il pin vincente. Mentre MJF è in un lago di sangue, Punk festeggia la vittoria e fa anche il gesto della cintura attorno alla vita, indicando probabilmente la sua intenzione di mettersi nel giro titolato.