Nella seconda metà degli anni ’90, in piena era Attitude, la WWE aveva un più ampio margine di libertà nell’espressione di personalità variopinte, e spesso “borderline”. È in questo contesto che nasce una Gimmick che darà a Dustin Rhodes, primogenito della leggenda Dusty Rhodes, notorietà e fama: Goldust. Il Wrestler nero-dorato si presentò al pubblico come un essere androgino, che sarà capace di conquistare anche il prestigioso titolo intercontinentale e diversi titoli tag team. Purtroppo, con il passare del tempo, Goldust finirà per assumere caratteri sempre più “patetici”, tanto da non riuscire più a suscitare l’interesse del pubblico e ad occupare la parte più bassa della card di ogni show. Seguirono diversi licenziamenti, e gli ultimi anni di carriera il figlio di “The American Dream” li passerà tra una federazione minore ed un altra, e lunghi periodi di stop.
La salvezza
Nel 2019 il fratello di Dustin, Cody Rhodes, si lancerà in un progetto del tutto nuovo, ed insieme al magnate americano Tony Khan, sponsorizzerà la nascita di una nuova federazione di Wrestling, la AEW. L’ex Goldust si unirà subito all’iniziativa e, come sostenuto a più riprese da lui stesso, ciò per lui sarà una salvezza poiché fu d’aiuto per ritrovare la passione per questo sport. Dopo alcuni anni passati in All Elite, e dopo averci regalato qualche altro momento memorabile, Dustin Rhodes ha annunciato finalmente che il 2023 sarà il suo ultimo anno di Wrestling. Tale proclama è arrivato in occasione di un evento di “Blizzard Brawl”, e giunge come suggello di una carriera quasi quarantennale.