Full Gear 2024 si è rivelato un pay-per-view altalenante, con alcuni momenti di autentica eccellenza ma anche diverse situazioni che hanno lasciato il pubblico freddo o confuso.
I
i
FATAL FOUR WAY TAG TEAM MATCH
Private Party (c) vs The Acclaimed vs The Outrunners vs Kings Of The Black Throne for the AEW World Tag Team Championship (13:25)
Un opener che non è riuscito a ingranare davvero. L’azione è stata continua come ci si aspetta da questi match multi-team in AEW, ma alcune scelte discutibili (come la sequenza del pin volontario di Caster che ha fatto apparire l’arbitro incompetente) hanno minato la credibilità del match. La chimica tra i team non è stata delle migliori e l’energia complessiva è risultata inferiore agli standard AEW per i match multi-team. Il risultato finale, abbastanza scontato, ha dato il colpo finale, con la vittoria che non è mai stata in bilico. Il pubblico sembrava più interessato a fischiare Max Caster che al match stesso. La divisione tag team sembra in questo momento priva di una direzione chiara: nonostante il regno di Private Party sia ancora giovane, tutta la divisione sembra procedere senza una vera spinta propulsiva. Winners and Still AEW World tag Team Champions: Private Party
i
ONE ON ONE MATCH
MJF vs Roderick Strong (13:40)
Un match solido che ha visto entrambi gli atleti dare il massimo. Strong ha lavorato metodicamente sulla schiena di MJF con una serie di backbreaker, strikes e submission, mentre il campione ha mostrato la sua solita astuzia. Il post-match con l’attacco all’arto di Strong e le tensioni tra Cole e O’Reilly hanno aggiunto ulteriore dramma alla storyline. Il pubblico è rimasto sorprendentemente freddo per gran parte dell’incontro. La storyline che coinvolge MJF, Strong, Kyle O’Reilly e Adam Cole sta faticando a coinvolgere gli spettatori, con il turn face di Cole che ha reso tutto più complicato. Al momento nessuno dei protagonisti sembra beneficiare realmente di questa trama. Winner: MJF
i
ONE ON ONE MATCH
Mercedes Mone (c) vs Kris Statlander for the AEW TBS Championship (19:25)
Il miglior match di Mone in AEW finora e forse il miglior match senza stipulazioni speciali femminile nella storia della federazione. Una perfetta battaglia tra velocità e potenza, con reversali innovativi e offensive creative. Mercedes Mone ha mostrato lampi della sua vecchia forma WWE, mentre Kris Statlander ha confermato di essere una delle migliori performer della divisione. Il finale, seppur un po’ anticlimatico, non ha rovinato la qualità complessiva di un incontro che ha utilizzato al meglio i suoi 20 minuti. Nonostante le recenti perplessità sul booking di entrambe, hanno offerto una prestazione straordinaria. La costruzione è stata perfetta: sebbene Statlander sembrasse non avere chance di vittoria, nel finale il pubblico ha iniziato a credere concretamente nel cambio di titolo. Winner and Still AEW TBS Champion: Mercedes Moné
i
ONE ON ONE MATCH
Jay White vs Adam Page (19:55)
Un incontro ben strutturato con un ottimo storytelling incentrato sull’infortunio alla caviglia di White. Il ritmo più lento ha funzionato bene nel contesto della card e ha permesso di costruire una storia logica: Page concentrato sul danneggiare White, quest’ultimo che cerca di sopravvivere con una caviglia compromessa. Il finale con le variazioni sul Buckshot Lariat è stato eccellente. Non mi aspettavo veramente la vittoria di White e questo mi ha fatto aggiungere quel mezzo voto in più che vedete. Un match tecnicamente valido ma inferiore al loro precedente confronto a WrestleDream. Il tentativo di proporre qualcosa di diverso non ha coinvolto pienamente il pubblico. Winner: Jay White
i
ONE ON ONE MATCH
Will Ospreay vs Kyle Fletcher (24:15)
Match della serata senza alcun dubbio. Una prestazione potenzialmente da svolta per Fletcher che si è dimostrato all’altezza di uno dei migliori performer al mondo. Il match è stato brutale, con il petto sanguinante di Fletcher, i lividi sulle cosce e quel terrificante Tombstone Piledriver dall’apron sui gradini d’acciaio che fa ancora tremare gli spalti. L’intensità è stata amplificata dal trash talking di Fletcher che urlava “Sono meglio di te!” a Ospreay, facendoci pesare tutta la loro storia insieme. Il Brainbuster finale dalla terza corda è stato semplicemente devastante, tanto che Ospreay sembrava davvero KO. Un capolavoro di intensità e storytelling. Ospreay si conferma candidato certo per il premio di Most Outstanding Wrestler dell’anno, mentre Fletcher dimostra di meritare la nomination per Most Improved. Ora la AEW ha la responsabilità di capitalizzare su questa vittoria e non sprecare il momentum creato. Winner: Kyle Fletcher
i
ONE ON ONE MATCH
Jack Perry (c) vs Daniel Garcia for the AEW TNT Championship (18:25)
Un buon match che è servito principalmente a coronare Garcia come nuovo campione. Non ha raggiunto vette eccelse ma ha rappresentato un momento significativo per la carriera di Garcia. Mi viene da dire soltanto che Perry non è stato ancora del tutto convincente nel ruolo di heel: tutti gli sforzi creativi che ripone nella sua presentazione sono fantastici ma poi sul ring mi sembra di non vedere quello che cerca di raccontare. Forse un turn face potrebbe giovargli. Il video pre-match con la madre di Garcia ha aggiunto un tocco emotivo perfetto alla serata, aiutando a costruire il momento. Winner and New AEW TNT Champion: Daniel Garcia
i
ONE ON ONE MATCH
Konosuke Takeshita (c) vs Ricochet for the AEW International Championship (19:15)
La delusione della serata per quanto mi riguarda. Non il peggior match forse ma sicuramente quello da cui abbiamo ricavato meno rispetto alle aspettative. Un incontro che sulla carta prometteva fuochi d’artificio ma che non è mai davvero decollato. La scelta sorprendente di un ritmo più lento non ha giovato, considerando il bagaglio tecnico di entrambi i wrestler. Il pubblico è sembrato piuttosto freddo e disinteressato per gran parte del match. Buono ma decisamente al di sotto delle aspettative per due talenti di questo calibro. È raro vedere un match di Takeshita non entusiasmare, e questo dovrebbe far riflettere sulla riuscita dell’incontro. Winner and Still AEW International Champion: Konosuke Takeshita
i
ONE ON ONE MATCH
Swerve Strickland vs Bobby Lashley (13:35)
Match strutturato intelligentemente nei primi minuti, con Lashley che ha sfruttato al massimo il suo vantaggio fisico mentre Swerve ha mostrato la sua capacità di assorbire i colpi. Qualcosa di simile a quello che aveva fatto contro di lui Danielson. Un incontro che ha funzionato nel suo intento di presentare Lashley come una forza dominante, ma non è andato oltre un livello di “buono”. Il finale con Swerve che sviene nella Hurt Lock è stato efficace per costruire Lashley come mostro della compagnia. La vittoria netta era necessaria per Lashley nel suo debutto in PPV, ma il timing della sconfitta di Strickland è discutibile. Il post-match con l’attacco a Prince Nana suggerisce che questa faida non è ancora conclusa. Winner: Bobby Lashley
i
ONE ON ONE MATCH
Jon Moxley (c) vs Orange Cassidy for the AEW World Championship (19:20)
Un main event brutale e sanguinoso, con il ring che è diventato una vera e propria scena del crimine. Il sangue era ovunque: sul tappeto, a bordo ring, sui vestiti dei wrestler e persino su Marina Shafir. Moxley ha mostrato il suo lato più selvaggio, mordendo addirittura la ferita sanguinante di Cassidy. Il match è stato a tratti unilaterale ma ricco di dramma ed epicità. Mi è piaciuto meno il caos finale del post match con tutti gli interventi ha forse cercato di inserire troppi elementi narrativi in una volta sola. Il finale era prevedibile con l’interferenza di Wheeler Yuta, ma il post-match ha cercato di incastrare troppe storyline in dieci minuti con Hangman Page, Christian Cage, Jay White e Darby Allin, lasciando il pubblico più disorientato che entusiasta. Winner and Still AEW World Champion: Jon Moxley
i
LIVE EVENT
In conclusione, Full Gear si conferma un pay-per-view solido ma non eccezionale. Il match Ospreay-Fletcher ha rubato la scena, mentre Mone-Statlander ha dimostrato quanto sia cresciuta la divisione femminile malgrado le tante critiche che puntualmente vengono fatte alle ragazze della AEW e al loro booking. Alcuni match non hanno raggiunto le aspettative ma visto quanto è stato ben costruito ogni match, era importante vedere tutto. La AEW continua a mostrare la volontà di spingere nuovi talenti, anche se alcune scelte creative e di risultato risultano ancora discutibili. Full Gear 2024 si è rivelato un pay-per-view che ha mostrato due facce della stessa medaglia. Da un lato, abbiamo assistito ad alcuni match straordinari che hanno dimostrato ancora una volta la qualità del prodotto AEW quando si tratta di grandi eventi. Dall’altro, alcune scelte creative dubbie e una card come sempre troppo lunga hanno impedito allo show di raggiungere vette ancora più alte. Le storyline sembrano mancare di coesione e pianificazione, come evidenziato dal caotico finale, e il pubblico sorprendentemente freddo per molti match è un elemento su cui la federazione dovrà riflettere.