Probabilmente il vero dream match dell’evento, un incontro capace di elettrizzare il pubblico sin dal primo secondo. Jon Moxley e Hiroshi Tanahashi si sono inseguiti per tanto tempo, da quando la forbidden door è stata aperta si sono lanciati diversi messaggi di sfida, ma per vari impegni non si è mai arrivati, prima di stanotte, ad un match tra i due. Nel main event di stanotte i due si sono affrontati con il titolo AEW ad interim in palio, un titolo che rimarrà alla vita del vincitore fino al ritorno di CM Punk dall’infortunio, momento in cui le due cinture verranno unificate.

Quanto talento

Il match è iniziato all’insegna dell’equilibrio, anche a livello di tifo fan perfettamente divisi a metà nel sostegno ai due lottatori. Tanahashi ha provato a lavorare sulla gamba di Moxley, che ha reagito con una splendida cutter outta-nowhere, per poi mettere a segno un bel superplex e un piledriver. L’azione si è spostata presto fuori dal ring, dove Moxley ha eseguito una Uranage sul tavolo della timekeeper area, Tanahashi è riuscito miracolosamente a salvarsi un attimo prima del cont-out. Con una serie di stomp a terra il giapponese è riuscito a far sanguinare Mox, per poi eseguire un High Fly Flow verso bordo ring.

Mox ha iniziato a perdere copiosamente sangue dal volto, ma ciò non gli ha impedito di continuare il match ad alti livelli, sfiorando la vittoria con una Paradigm Shift. L’Ace of the Universe ha continuato a volare dal paletto, ma ben due High Fly Flow non sono bastate per vincere, anzi è stato presto intrappolato in una bulldog choke. Con le energie in diminuzione l’azione è diventata ancora più frenetica, serie di ginocchiate per Mox che poi ha chiuso ancora una volta il giapponese in una presa di sottomissione, per poi andare a segno con un Death Rider, mossa decisiva per aggiudicarsi l’incontro e il titolo ad interim AEW.

Jericho non perde tempo

Uno sfinito e sempre più insanguinato Moxley ha festeggiato la vittoria per poi proporre una stretta di mano a Tanahashi, accettata in segno di rispetto dal giapponese. Un bel momento interrotto dall’arrivo di Daniel Garcia e Chris Jericho, in attesa del Blood & Guts match di mercoledì Jericho si è accanito sul neo-campione, prima dell’arrivo di Eddie Kingston e Santana e Ortiz a cui presto è seguito l’arrivo del resto della Jericho Appreciation Society. Ultimo ad unirsi alla rissa, il neo membro del Blackpool Combat Club, Claudio Castagnoli, che ha liberato il ring per poi intrappolare Angelo Parker nella swing.

I momenti salienti del match