C’è una forte probabilità che, a partire dal 2024, la AEW adotti un formato di 12 PPV all’anno, abbandonando di fatto l’attuale modello a cadenza trimestrale. Negli ultimi due anni, a seguito delle collaborazioni fra AEW e NJPW, il modello di PPV trimestrale si era già “arricchito”, aggiungendo alla card annuale eventi come Forbidden Door e, più di recente, WrestleDream. Jim Ross, nel suo podcast “Grilling with JR”, ha parlato della questione esprimendo le sue personali preferenze ma indicando anche pro e contro delle due modalità.
Un minimo d’attesa fa parte del gioco
“Mi piace il vecchio formato perché le compagnie hanno l’opportunità di costruire al meglio l’attesa per il pay-per-view”, ha detto Ross. “Credo che sia l’economia a dettare le regole, bisogna avere una grande attrazione in ogni show. Le attrazioni fanno vendere i pay-per-view: è semplice. Non conta il secondo o il terzo incontro in programma, ma quello che c’è sulla locandina”. Nonostante la sua apprensione per il presunto cambiamento, Ross comprende la scelta di Tony Khan nel dare il via libera al passaggio a un formato con PPV a cadenza mensile, considerando che il modello di business ha funzionato molto bene per la WWE per diversi decenni. “Bisogna adattarsi ai tempi”, ha ammesso Ross. “Non ho problemi nemmeno con questo, ma penso solo che a livello narrativo, vi siano più opportunità ora di costruire storie e incontri interessanti”.