Il Main Event della serata di All Out, svoltosi a Chicago, è stato il match valido per l’International Championship tra Orange Cassidy e Jon Moxley. In 327 giorni di regno per Cassidy è stata la trentaduesima difesa del titolo, probabilmente la più difficile sulla carta per il valore dell’avversario. Un incontro arrivato dopo che BCC e Best Friends si sono affrontati più volte, con Cassidy che è stato decisivo nello Stampede match di All In. Il match di Wembley ha lasciato sicuramente il segno sul fisico dei lottatori con Cassidy che a Dynamite ha dovuto difendere per l’ennesima volta il proprio titolo, arrivando al match di stanotte ben lontano dalla condizione ideale.

Una resistenza disumana

Inizio forte per Moxley che sin da subito con dei colpi duri e un paio di back suplex è andato ad infierire sulla zona cervicale di Cassidy non in perfette condizioni. Il campione è andato avanti a fiammate di orgoglio, prontamente fermate da Moxley che fuori ring lo ha scagliato contro il paletto causando perdita di sangue dalla fronte. L’assalto del Lunatic Fringe è proseguito senza sosta al punto che Cassidy faticava a reggersi in piedi, con evidenti problemi alla zona lombare, altra zona infortunata già prima dell’incontro come intuibile dal taping applicato.

Il campione dopo essere stato in balia dello sfidante per diversi minuti ha avuto l’ennesima reazione d’orgoglio, ma un solo Orange Punch non è stato sufficiente per la vittoria. Mox ha presto ripreso il controllo, esagerando però quando ha provato ad eseguire l’ennesimo pile driver, questa volta fuori ring dopo aver tolto le protezioni al suolo, finendo lui contro il pavimento. Tornati sul ring Moxley ha resistito a tre Orange Punch e una spear, alzando la spalla prima del 3. A quel punto uno sfinito OC, grondante di sangue, è finito per capitolare dopo due terribili Death Rider di Moxley che è stato raggiunto dal BCC al completo per festeggiare il titolo. Rimasto da solo sul ring, Cassidy si è rialzato molto lentamente, sostenuto incessantemente dal pubblico di Chicago che lo ha celebrato fino al ritorno nel backstage.

I momenti salienti