Non è passato molto dal debutto dell’Hurt Syndicate in AEW, dapprima con MVP e Shelton Benjamin, raggiunti qualche settimana dopo dall’All Mighty Bobby Lashley. Sin dal debutto sono apparsi come una minaccia per il resto del roster AEW e nelle ultime settimane, dopo la fine del Continental Classic che ha visto tra i protagonisti Benjamin, lui e Lashley si sono dedicati alla categoria tag team riuscendo presto ad ottenere una sfida titolata. Questa notte a Dynamite quindi Benjamin e Lashley hanno affrontato i Private Party dopo che la scorsa settimana li hanno sconfitti in un 3vs3 che ha visto sul ring anche MVP e Mark Briscoe.
Tutto abbastanza veloce
Il match valido per i titoli di coppia AEW è stato il primo match della serata di Dynamite, arrivato dopo il lungo segmento iniziale con protagonisti Kenny Omega e Will Ospreay. Quen e Zay sono partiti veloci, cercando di mettere in difficoltà Lashley con la loro rapidità evitando in tutti i modi i colpi pesanti dell’All Mighty. L’Hurt Syndicate però ha presto messo in evidenza la differenza fisica quando a bordo ring sia Lashley che Benjamin hanno abbrancato gli avversari per schiantarli al tappeto, con Kassidy che è stato poi addirittura scagliato sul tavolo di commento. Quen è rimasto isolato contro i due avversari fino a quando Kassidy è riuscito a riprendersi dal duro colpo subito, i campioni hanno quindi trovato una reazione, ma con pochi effetti visto che gli sfidanti hanno presto ripreso il controllo. Benjamin ha demolito Quen con dei released German Suplex seguiti da una chokeslam di Lashley che ha poi definitivamente atterrato Zay con una Spear. 1..2..3 e Hurt Syndicate nuovi campioni dopo una prova di forza notevole, il resto della categoria tag team della AEW dovrà faticare non poco per impensierire i nuovi campioni.