Il main event di AEW Revolution 2021 è stato quello tra Kenny Omega e Jon Moxley. Una sfida che si preannunciava violentissima, come quella di Double or Nothing 2019, in cui i due si sono massacrati. A rendere ancora più piccante la questione c’è la stipulazione particolare, con un babed wire deathmatch “esplosivo” con regole del tutto particolari.
Le folli regole
Tre dei 4 lati del ring sono avvolti da filo spinato, qualsiasi contatto con il filo spinato farà saltare in aria gli esplosivi posti all’esterno. Ci sono tre zone fuor idal ring che sono chiamate “Triple Hell” che sono esplosive. Si può vincere sia per pinfall che per sottomissione. Non c’è squalifica e non c’è limite di tempo ma se si raggiungeranno i 30 minuti, tutti gli esplosivi intorno al ring esploderanno.
Un match esplosivo
Il primo a dar fuoco alle polveri, per così dire, è stato Jon Moxley, che si è schiantato contro uno dei 3 lati avvolti nel filo spinato, causandone l’esplosione. Omega non è riuscito a concretizzare questo primo impatto con uno schienamento ne con una sottomissione, malgrado i tentativi fatti. Dopo questi primi minuti di match, Moxley era già una maschera di sangue, ma è riuscito comunque a liberarsi dalla sottomissione di Omega grazie all’uso “creativo” di una sedia avvolta nel filo spinato.
Subito dopo Omega è tornatoall’attacco, riuscendo a sfondare uno dei tavoli ricoperti di filo spinato con un irish whip ai danni di Moxley. Ciò non ha fatto altro che causare ulteriori problemi all’ex campione AEW, che ha dovuto liberarsi in modo sicuramente dolorosissimo dal filos pinato che gli era rimasto attaccato alla pelle grondante di sangue.
Mentre Omega cercava di applicare una sottomissione al piede di Jon Moxley, questo è riuscito a calciarlo via, facendolo urtare contro le corde avvolte di filo spinato. Ciò ha causato non una ma due esplosioni consecutive, che hanno pesantemente indebolito il campione in carica. Il pericoloso canovaccio del match è stato questo ancora per diversi lunghi minuti, in cui i due se le son date di santa ragione.
Un momento terribile del match è stato quando quel matto di Jon Moxley si è avvolto il filo spinato sul braccio per cercare di sottoporre ad un lariat “potenziato” Kenny Omega. Un’operazione al limite del masochismo, che però ha sortito un certo effetto. Altri momenti “esplosivi” sono arrivati in seguito, soprattutto quando Jon Moxley ha deciso di lanciarsi insieme a Kenny Omega nei “Triple Hell” posti fuori dal ring. L’ex membro dello Shield ha fatto sì che Omega colpisse di testa l’esplosione ma lui stesso ha sacrificato il suo corpo sul filo spinato per farlo. I 1300 del Daily’s Place sono impazziti in questo frangente.
Pochi minuti dopo si è avvertito un inquietante suono di orologio nell’arena (a dire il vero si è sentito a malapena durante la diretta), segno che lo scoccare dei 30 minuti era sempre più vicino. Divertente poi il momento in cui Omega ha toccato le corde per scappare da una sottomissione, causando però un’esplosione.
La svolta con i Good Brothers
Un momento fondamentale è stato quello dell’invasione dei Good Brothers. I due cmapioni di Impact Wrestling hanno aiutato in modo decisivo Omega, fornendogli supporto sia fisico che tattico. Oltre ad attaccare Moxley gli hanno fornito una mazza avvolta nel filo spinato che è esplosa in faccia al suo avversario. Non è batato tutto questo per ottenere un conto da 3. Ma subito dopo qualche altra mazzata, nemmeno la stoica resistenza di Moxley è servita a nulla ed è finalmente arrivato il conto da 3.
Un finale un po’ bizzarro
Kenny Omega resta quindi campione, seppur in modo abbastanza opaco. La sua vittoria arriva -infatti- grazie all’intervento di Gallows e Anderson. Poco dopo la fine del match è arrivato anche Don Callis sul ring, che ha dato il via ad un ulteriore pestaggio ai danni di John Moxley. In 3 contro 1, il campione ed i suoi amici si sono divertiti ad infliggere ulteriori punizioni allo sconfitto. Intanto Callis si è recato al tavolo di commento per farsi beffa di Mox a modo suo. I 3 se ne sono andati solo quando il conto alla rovescia della mezz’ora ha cominciato a suonare in modo decisamente preoccupante. A salvare dall’esplosione “distruttiva” Jon Moxley è arrivato Eddie Kingston, che ha usato il suo corpo per salvare Moxley.
Il PPV finisce con il team medico della AEW che soccorre Kingston e Moxley. Una scena un po’ ridicola considerando che l’effetto dell’esplosione finale è stato davvero poco scenografico, con un paio di fuochi d’artificio che sono partiti dai 4 angoli del ring. Molti fan sono rimasti interdetti, commentando sui social quanto strana fosse la scelta di proporre un finale così drammatico a fronte di effetti speciali non certo da cinema. Un vero peccato dato che un match -davvero buono- rischia di essere ricordato solo per questo finale un po’ debole.