Il giorno è finalmente arrivato, a Winter Is Coming, Adam Page e Bryan Danielson si sono affrontati per il titolo mondiale AEW. Dopo settimane in cui l’American Dragon e il Cowboy si sono sfidati a distanza con pochissimo coinvolgimento fisico è giunto il momento dello scontro, della prima difesa titolata per Page ed è stato un match incredibile, uno di quelli che entra di diritto nella classifica dei migliori match dell’anno.
Ad un passo dalla vittoria
Il match ha aperto lo speciale Winter Is Coming, pubblico caldissimo, time limit di 60 minuti per l’occasione e grande spettacolo dentro e fuori dal ring con Danielson ad agire completamente da heel dopo aver demolito nelle scorse settimane i membri del Dark Order. Inizio fatto di provocazioni per l’American Dragon che ha addirittura proposto una stretta di mano, prontamente rifiutata dall’avversario. Nonostante fosse la prima volta che i due si affrontavano su un ring la fase di studio non è durata tantissimo e Danielson ha da subito cominciato a lavorare sul corpo di Page, in particolare la caviglia nelle fasi iniziali. Non solo tecnica, è stato un incontro molto fisico con pugni, gomitate, chop, calci unendo l’intero repertorio a disposizione dei due e anche di più. La contesa si è combattuta anche fuori dal ring, Danielson ha usato il ring post per infliggere diversi danni a Page fino a fargli perdere sangue dalla testa.
I minuti scorrevano e la stanchezza si accumulava sempre di più, Danielson ha provato a sfruttare il vantaggio acquisito fuori dal ring ma Page ha risposto colpo su colpo mantenendo il match su un equilibrio totale. L’American Dragon ha lavorato bene, anche grazie ad alcune scorrettezze sul braccio del campione in preparazione alla LeBell Lock, dopo una deadeye del cowboy, lo scontro si è spostato di nuovo fuori dal ring dove Danielson ha tolto la copertura per somministrare una violenta DDT su Page. Tornati sul ring altro scambio di colpi e mosse con Hangman incapace di colpire al massimo della forza a causa dei problemi al braccio. Il limite dei 60 minuti intanto si avvicinava sempre di più, energie residue ridotte al minimo, colpi diretti senza la forza di opporre resistenza ma nessuno dei due voleva cedere, nemmeno Page quando Danielson è riuscito finalmente ad intrappolarlo nella LeBell Lock a pochi minuti dalla fine. Il campione ha opposto strenua resistenza non facendo mai chiudere perfettamente la sottomissione all’avversario ed è riuscito a liberarsi, riuscendo anche a connettere il Buckshot Lariat, ma proprio quando era pronto per il pin vincente i 60 minuti sono scaduti e l’incredibile incontro è finito in parità. Adam Page è rimasto campione ma per nulla soddisfatto dal non essere riuscito a trionfare nella sua prima difesa titolata.