Siamo appena all’inizio e sicuramente tra qualche mese non ricorderemo tanto Revolution 2023. Ma al momento bisogna esser sinceri: seppur costruito con pigrizia, è il miglior ppv che abbiamo visto finora nel panorama americano. Perché scorre bene, i vincitori sono quelli giusti e l’atmosfera era quella delle grandi occasioni. Vediamo assieme cosa è accaduto
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ZERO HOUR PRE SHOW
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TAG TEAM MATCH
Mark Briscoe & The Lucha brothers vs Ari Daivari & The Varsity Athletes (w/Smart Mark Sterling) ( 12:50)
Classico Match da Preshow che si ferma alla sufficienza e va né sotto né sopra. Winners: Mark Briscoe & The Lucha Brothers
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MAIN SHOW
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ONE ON ONE MATCH
Chris Jericho vs Ricky Starks in a Jericho Appreciation Society Is banned From the Ringside Match (13:35)
Una scelta decisamente insolita per iniziare un ppv, ma penso sia dovuto alla necessità di proporre in avvio un wrestler riconosciuto. Il match è stato nato, è andato avanti e si è concluso con molta difficoltà. Non hanno “cliccato” i due, ma hanno salvato il tutto grazie ad un po’ di maestria e ad un pubblico ben dentro la contesa. Jericho in versione Flair della WCW della seconda metà degli anni 90 non è stato un bel vedere, talvolta goffo e pesante nel portare le azioni sul ring. Meglio Starks, che abbina psicologia a qualità sul ring. Con questa vittoria si lancia inevitabilmente verso la zona main event. Winner: Ricky Starks
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ONE ON ONE MATCH
Christian Cage vs Jungle Boy in a Final Burial Match (14:50)
Non la battaglia che ci saremmo aspettati. C’è pathos, ci sono i riferimenti personali sia di Perry che di Christian. I due la portano a casa con diversi spot ben eseguiti e un momento finale buono. Ma per quanto il ragazzo tarzanesco possa pensare di avvicinarsi alla zona main event, non è questo l’incontro che gli fa fare il salto di qualità definitivo. Forse la stessa stipulazione non lo ha aiutato. La sensazione è che sia rimasto fermo allo stesso punto di prima. Winner: Jungle Boy
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TAG TEAM MATCH
The Elite (c) vs The House of Black for the AEW Trios Championship (18:00)
Eccolo il match che attendevo. Coi vincitori giusti, con le mosse giuste, con l’Elite spogliata in buona parte della propria essenza per adeguarsi a quella degli avversari, mettendosi completamente a disposizione. Sommando gli spot e le interazioni tra i due team, la memoria va soprattutto alla House Of Black, inseriti finalmente in un contesto in cui potessero eccellere in maniera prepotente. Come dimostra anche la fase finale, dove la potenza di Malakai e i suoi ragazzi è esplosa definitivamente. E a differenza di quello che ci si sarebbe aspettati, il pubblico è stato felice del risultato finale. Winners and New AEW Trios Champions: House Of Black
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THREE WAY MATCH
Jamie Hayter (c) (w/Britt Baker) vs Saraya (w/Toni Storm) vs Ruby Soho for the AEW Women’s Championship (10:00)
Posso dirlo? Finalmente un bel match! Non che quelli della Hayter siano mai stati brutti, ma le aspettative generali non erano delle migliori. Brava, bravissima Jamie Hayter; ottima Ruby nel condurre due atlete contemporaneamente, sulla base della propria esperienza; brava Saraya a “farsi portare”, ad evitare di fare troppi errori come abbiamo visto nei suoi incontri precedenti. Le interazioni sono state pulite, bene anche il finale con la Hayter che si conferma. Il post match col turn di Ruby, seppur singolare, impreziosisce il tutto. Winner and Still AEW Women’s Champion: Jamie Hayter
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ONE ON ONE MATCH
Jon Moxley vs Hangman Page in a Texas Death Match (24:45)
Un match hardcore indy trasportato nel mondo mainstream. È mancato il calore dei “bingo hall” per renderlo ancor più esaltante di quanto non sia stato. Perché i due avversari hanno riversato in circa 25 minuti tutti i semi della storyline, senza interferenze, senza passaggi a vuoto. In parte, in alcuni passaggi, il match è sembrato perdere di ritmo in funzione di una maggiore “verità” delle condizioni dei due atleti. Buoni gli spot, molto bene il finale, con Moxley che fa preoccupare davvero tutti, dando la giusta dose di verosimiglianza alla guerra messa in atto. Winner: Hangman Page
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ONE ON ONE MATCH
ROH World TV Champion Samoa Joe (c) vs Wardlow for the AEW TNT Championship (10:40)
Come può un incontro dove due atleti si impegnano a fondo, mettono in mostra tutte le loro maggiori mosse, non spiccare? Ecco, è il problema di questo. Che non è male, ma non è neanche particolarmente bene. Wardlow è sembrato frenato e, in alcuni casi, essere troppo soft. Samoa Joe soffre il passare degli anni, e un moveset sempre uguale a se stesso anche nella sequenza. Il finale è sembrato anticlimatico anche se ci stava che Wardlow potesse chiudere così. Pubblico quasi assente, forse stremato dal match precedente. Winner and New AEW TNT Champion: Wardlow
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TAG TEAM MATCH
The Gunns (c) vs The Acclaimed vs Jay Lethal & Jeff Jarrett vs Orange Cassidy & Danhausen AEW World Tag Team Championship (13:35)
Match divertente, col giusto spot garantito a tutti gli elementi coinvolti. In diverse occasioni è sembrato possibile il passaggio del titolo, ma visto quello che è successo post, sono contento che le cinture siano rimaste ai Gunns. Il peccato è che nessuno spicca in maniera particolare, ognuno ci mette del suo, talvolta anche in maniera caotica, ma sempre carina. Piacevole anche l’intervento di Aubrey con Jeff Jarrett, cosa già vista ma comunque accettabile. Winners and Still AEW Tag Team Champions: The Gunns
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ONE ON ONE MATCH
MJF (c) vs Bryan Danielson in a 60 Minute Iron Man Match for the AEW World Championship (01:05:20)
Come scrissi nella preview, la soluzione migliore per match del genere è quella di stratificarlo. Il risultato è un instant classic che ci restituisce delle certezze. La prima è che non smetteremo mai di aggiungere nuove tacche alla magnificenza di Bryan Danielson. È un incontro che predilige da sempre, che ha gestito ottimamente, bilanciando le opportunità che lui e il suo avversario potevano avere. La seconda certezza è che Maxwell Jacob Friedman è assegnato alla storia del wrestling, lontano dal “Miz Wannabe”, capace di inserirsi nella top 5 dei wrestler più preparati e importanti al mondo. In quattro anni ha prodotto una tale quantità di qualità che alcuni colleghi hanno raccolto in dieci/quindici anni. Segno che quando uno è un talento, lo è sempre. È stato anche bravo: a differenza del passato si è fatto prendere per mano e non ha sgarrato, evitando di prendersi troppe licenze. Per quanto non apprezzi l’utilizzo dei bladejob, in questo – paradossalmente – ha aiutato l’intensità della recitazione dei due, arrivati sul 3-3 finale con due tensioni diverse. Bryan era ancora forte della sua preparazione; MJF avrebbe voluto finirla lì. Il sudden death la soluzione ideale con un pubblico ancora caldissimo dopo 60 minuti e voglioso di scoprire chi sarebbe uscito campione dalla sfida. Maxwell vince alla sua maniera, mantiene la cintura e conclude al meglio il ppv. Winner and Still AEW World Champion: MJF
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LIVE EVENT
Come detto, miglior ppv dell’anno. Ci sono degli alti molto alti e dei basi sufficienti. C’è anche un dato molto interessante: ad uscire vincente è una nuova generazione. Starks, Perry, Hayter, la House Black, Page, Wardlow, i Gunns e MJF hanno messo al tappeto molti dei nomi di peso del passato, sia della AEW che del wrestling. Un modo per strizzare l’occhio al futuro e garantire una continuità di talenti riutilizzabili. Tra questi ci saranno anche i Gunns, seppur non siano talenti e seppur siano stati funzionali al ritorno degli FTR. Che spero abbiano rinnovato e si andranno a prendere le cinture di coppia: se così fosse, anche il 2023 sarà il loro anno. Bene anche il turn di Ruby, che aveva bisogno di una svolta del suo personaggio. A questo punto mi aspetto che la AEW non perda tempo. Perché costruire dei buoni ppv e poi perdersi in fiacche puntate settimanali non è il massimo per una compagnia. Altrimenti è pur vero che, più passa il tempo e più la bolla si sta sgonfiando. In vista del rinnovo contrattuale non sarebbe il risultato migliore.