Il torneo per l’assegnazione del titolo AEW, rimasto vacante dopo la sospensione di CM Punk per i noti fatti del post All Out, procede spedito e la prossima settimana all’Artur Ash Stadium ci sarà la finale del Grand Slam Tournament con cui verrà incoronato un nuovo campione. Questa notte a Dynamite si sono disputate le due semifinali, con l’ingresso in tabellone delle teste di serie Jon Moxley e Chris Jericho, che hanno affrontato rispettivamente Sammy Guevara e Bryan Danielson in una sorta di continuazione simbolica del feud tra JAS e BCC.

La rivincita di Revolution

Il primo match di questa notte è stato quello tra Moxley e Guevara. Lo Spanish God ha combattuto alla pari per larghi tratti del match e sfruttando l’interferenza di Anna Jay e Tay Conti, con quest’ultima che ha colpito Mox lì dove fa più male, è andato vicinissimo alla vittoria. Il Lunatic Fringe come sempre ha incassato bene, rischiato grosso, ma alla fine evitando la GTH e convertendola nella Death Rider si è portato a casa incontro e accesso in finale.

Il main event di serata è stata invece l’altra semifinale, nonchè rematch di All Out tra Jericho e Danielson. Un incontro che per l’American Dragon è stato molto complicato dopo che, cadendo fuori ring in seguito ad un suplex, si è fatto male ad un piede. Un infortunio che Jericho ha provato subito a sfruttare, infierendo ulteriormente fuori ring per poi applicare una sorta di figure 4 sfruttando il ring post. Stoicamente l’American Dragon ha resistito all’incessante lavoro di Jericho all’arto inferiore, manovra di sottomissione dopo manovra di sottomissione e sfruttando la sua immensa tecnica è riuscito ad evadere dall’ennesima presa alla gamba rigirandola nella LeBell Lock con cui ha portato Jericho a cedere. A fine match Moxley ha raggiunto il ring, scambio di sguardi con il compagno di stable e appuntamento tra una settimana, dove non ci sarà spazio per l’amicizia, ma solo la voglia di arrivare al titolo massimo AEW.