Bryan Danielson è stato recentemente ospite del podcast Rasslin with Brandon F. Walker, in cui ha rivelato la ragione precisa per cui, nella sua permanenza in AEW, eviterà di utilizzare lo Yes Chant lui stesso e si limiterà a “suggerirlo” al pubblico. Come potreste aver notato, durante AEW All Out Danielson non ha fisicamente eseguito il gesto, ma ha seguito le grida del pubblico con dei movimenti del capo.

Lo Yes Chant non è protetto da copyright

Danielson ha detto durante l’intervista che vuole rispettare la proprietà intellettuale della WWE, ragione che già aveva dato durante una conferenza stampa svoltasi dopo All Out. Questa volta, Danielson ha specificato: “Ho avuto un’ottima conversazione con Kevin Dunn della WWE prima del mio debutto in AEW. Sono stato molto schietto con la WWE, ho detto loro ‘Voglio che sappiate che vi sto lasciando. Questa è la data del mio debutto’ e cose del genere. Mi hanno educatamente chiesto di rispettare la loro proprietà intellettuale, inclusi alcuni elementi che non sono protetti da alcun tipo di copyright. Sto facendo del mio meglio per tener fede a questo accordo”.

La gratitudine di Danielson

In teoria quindi, Danielson potrebbe mettere in discussione ciò che la WWE ritiene essere sua proprietà, dal momento che lui stesso ha preso il gesto dal combattente UFC Diego Sanchez, che a sua volta l’ha preso dal famoso speaker motivazionale Tony Robbins. Danielson ha avuto un atteggiamento molto lusinghiero nei confronti della WWE da quando l’ha abbandonata e ha spesso detto che la decisione di farlo è stata estremamente difficile da prendere.