Poco più di 10 giorni e la AEW tornerà a Londra per la seconda edizione di All In, l’evento più importante dell’estate per la compagnia di Jacksonville. Quest’anno a Londra Swerve Strickland si presenterà da campione del mondo e difenderà il titolo contro Bryan Danielson. Per l’American Dragon sarà l’ultima occasione di vincere il titolo prima del ritiro dall’attività a tempo a pieno, ma il campione non ha intenzione di abdicare e questa notte ha mostrato di essere in gran forma.
Il messaggio è chiaro
La scorsa settimana Strickland ha sfidato Wheeler Yuta ad un match per potersi allenare in vista di All In, l’ex campione ROH Pure ha ovviamente accettato, anche per dare una mano all’amico Danielson, e il match è stato il main event della puntata di Dynamite di questa notte. Strickland ha sin da subito impostato il match su marce alte mostrandosi in piena forma, Yuta a metà match è riuscito ad abbozzare una reazione, ma senza impensierire più di tanto il campione. Strickland è riuscito ad andare a segno con la House Call, ma non si è accontentato e ha voluto infierire sull’avversario con altre due finisher, prima di iniziare a colpirlo con pestoni e pugni costringendo l’arbitro a fermare il match per proteggere l’incolumità di Yuta. Dopo il suono della campanella Strickland non si è fermato e così Danielson è corso sul ring mettendolo in fuga.
Rientrando verso lo stage il campione ha preso il microfono per dire all’American Dragon che quanto appena visto è ciò che lo attenderà ad All In, dove lui lo costringerà al ritiro e il tutto avverrà davanti agli occhi della figlia di Danielson che sarà presente in prima fila all’evento. Danielson non ha risposto e si è preoccupato delle condizioni di Yuta dando le spalle però allo stage e così Strickland ne ha approfittato per tornare e colpirlo con una House Call per poi mimare il suo “Yes, Yes” a centro ring.