Cody Rhodes non fa più parte della AEW. Dopo esserne stato uno dei fondatori, Cody e la AEW sembrano aver preso strade diverse, salvo che si tratti di un clamoroso work come vociferato da alcuni. La realtà, tuttavia, sembra essere proprio quella che vede giunta al termine l’esperienza dell’“American Nightmare” nella federazione di Tony Khan. Alla base di tutto ci sarebbe il ridimensionamento dei suoi poteri decisionali di booking, nonché le richieste economiche da lui avanzate, cui ha fatto seguito, pare, una irrinunciabile offerta economica da parte della WWE. In questo contesto è maturata la fuoriuscita di Cody dalla AEW.

Niente rinnovo automatico

In tutta questa vicenda riguardante Cody Rhodes balza agli occhi un dato che fa riflettere. Come sappiamo, negli ultimi tempi l’“American Nightmare” ha lavorato per la AEW come free agent, essendo il suo contratto giunto a scadenza. Da free agent, ha anche potuto avviare dei contatti con la WWE

. Ebbene, Tony Khan avrebbe potuto trattenere Cody esercitando l’opzione per il rinnovo automatico del contratto per altri due anni, ma non lo ha fatto. Tale clausola contrattuale è presente nei contratti di diverse star della federazione tra cui quelli di Vice Presidenti Esecutivi. Ad esempio per i contratti di Matt e Nick Jackson la AEW ha utilizzato quella clausola. E’ quanto evidenziato durante Wrestling Observer Radio: “Secondo alcune indiscrezioni che ho raccolto, la WWE ha offerto molti soldi a Cody, offerta che Tony non ha potuto pareggiare. Non appena è diventato un free agent la WWE ha formulato l’offerta. Tony Khan, però, avrebbe potuto trattenere Cody esercitando la clausola di rinnovo automatico, ma non l’ha fatto. Ciò resta un mistero. Tony Khan ha esercitato tale clausola in altri casi, ma con Cody no, facendolo diventare un free agent”. Molto probabilmente la decisione di non trattenere Cody può essere dipesa dalla consapevolezza che era giunto il momento di prendere strade diverse. Forzare la mano con un rinnovo automatico non avrebbe giovato a nessuno. Resta il fatto che il Presidente AEW è parso molto provato dopo la fine di Dynamite, quasi in lacrime.