Quello tra MJF e Wardlow era sicuramente uno dei match più attesi di Double Or Nothing e lo è stato ancora di più dopo l’animata vigilia che l’ha preceduto. Per larghi tratti della serata di ieri si è temuto che il match non si tenesse a causa dei malumori di MJF con la federazione, ma il caso è rientrato e il Salt Of Earth ha preso regolarmente parte all’evento, ricevendo un “caloroso” benvenuto dal pubblico che non gli ha perdonato il “mal di pancia” della vigilia.

Un massacro!

Il match tra MJF e Wardlow ha aperto Double Or Nothing, un incontro dal grande significato per il colosso, il quale dopo aver affrontato una serie interminabile di prove e dopo aver sopportato i soprusi di MJF ha avuto finalmente la possibilità di mettere le mani addosso al suo ex capo, con l’obiettivo di liberarsi dal vincolo contrattuale, che ancora lo legava ad MJF, in caso di vittoria. È stato un match senza storia, MJF è arrivato svogliato e in ritardo sullo stage, facendo credere al pubblico che non si fosse presentato. Sin da subito Friedman ha provato a sfuggire dalle grinfie di Wardlow, con pause fuori dal ring, attacchi alle spalle finendo persino per fingere un infortunio al ginocchio.

Nessun trucchetto è servito ad MJF, che si è fatto anche sorprendere dall’arbitro mentre indossava l’anello per colpire di nascosto Wardlow. Come mossa della disperazione MJF ha offerto il quadruplo della paga a Wardlow, che inizialmente ha fatto finta di accettare, usando uno dei trucchi imparati in questi anni da Friedman. Da quel momento è iniziato un vero e proprio massacro, il gigante è riuscito ad andare a segno con una prima powerbomb e non si è più fermato. Wardlow è arrivato fino a 10 powerbomb prima di optare per lo schienamento, senza nemmeno doversi abbassare fino a terra. Al termine del match MJF è stato immobilizzato e portato via in barella, mentre Tony Schiavone sullo stage ha dato il benvenuto ufficiale a Wardlow che adesso è direttamente sotto contratto con la AEW.

I momenti salienti