AEW Worlds End si apre con le semifinali del Continental Classic, mentre la finale sarà disputata più avanti nella serata, come primo main event.

Semifinale 1: Will Ospreay vs Kyle Fletcher

Ospreay e Fletcher di nuovo uno contro l’altro dopo il match di Full Gear, con la grande vittoria di Fletcher. Si parte a ritmi alti, se le mosse di agilità non vanno a segno sono invece le chop a farlo. Contendenti fuori dal ring, uno sgambetto di Fletcher ad Ospreay contro i gradoni d’acciaio provoca una fuoriuscita di sangue all’inglese.

Fletcher prende la situazione in mano, infierisce e si porta in vantaggio su Ospreay, che però ha un comeback terminato con la Oscutter senza raggiungere però il conto di tre.

Hidden Blade di Fletcher! Hidden Blade di Ospreay ma non si riesce ancora ad ottenere un vincitore. Fletcher va quasi vicino alla vittoria con un brainbuster prima ed una elevated sit-out powerbomb dopo. Ospreay resiste, Fletcher prova ancora il brainbuster ma il counter dell’Aerial Assassin con un Frankensteiner seguito dalla Styles Clash gli permette di vincere il match.

Vincitore: WILL OSPREAY

Semifinale 2: Ricochet vs Kazuchika Okada

Secondo match e seconda semifinale. Il match inizia con una prova di forza vinta nettamente da Okada. Ricochet viene preso di mira dal pubblico per la sua calvizie e anche Okada nel match ci scherza su.

Il match sale di livello, classiche combo degli atleti: DDT ed elbow drop per Okada, moonsault e running shooting star press per Ricochet. L’air raid neckbreaker di Okada spezza il ritmo ma è Ricochet ad andare vicino alla vittoria con la Vertigo e un’altra shooting star press, stavolta dal paletto.

Ricochet prova la Spirit Gun ma Okada lo intercetta con una tilt-a-whirl powerslam e poi connette la Rainmaker della vittoria.

Vincitore: KAZUCHIKA OKADA

E ora il primo main event della serata:

Finale: Will Ospreay vs Kazuchika Okada

Ospreay arriva al match a malapena ripreso dallo scontro precedente, ma carico a pallettoni. Tra gli Holy S*it dell’arena già all’inizio, il match prende il via.

I due ansiosi di finire il prima possibile partono subito forte, Okada prende il sopravvento ed esegue ben tre DDT in sequenza tra cui due fuori dal ring. Okada priva Ospreay della sua benda protettiva e l’inglese riprende a sanguinare. In un momento d’azione fuori dal ring, Ospreay esegue la Oscutter lanciandosi dalle transenne e prova a connetterne un’altra all’interno del ring, venendo però colpito da un dropkick di Okada.

I contendenti vogliono vincere, Ospreay esegue ancora la Styles Clash ma non riesce a trionfare, anche Okada connette la stessa sequenza del match precedente, ma Ospreay esce al 2.99 dalla Rainmaker. Ospreay stesso connette la Rainmaker e poi utilizza la sua Stormbreaker, ma Okada resiste.

La tensione è palpabile, Okada cerca in tutti i modi di colpire nuovamente Ospreay con la Rainmaker, Will prova in ogni modo ad evitarla ed esegue anche uno standing spanish fly, ma quando tenta una seconda Stormbreaker, Okada cade in piedi connette una Rainmaker improvvisa portandosi a casa la vittoria e il torneo. Okada è entrato da campione e ne è uscito come tale.

Vincitore: KAZUCHIKA OKADA

Ritorna Kenny Omega

Finito il match Christopher Daniels appare sullo stage e informa il vincitore, Okada, che siccome lui non è più un EVP della AEW non può incoronarlo vincitore, ma un nuovo EVP lo farà al posto suo. Quel qualcuno è Kenny Omega, che fa così ritorno in AEW. Kenny porta la cintura al rivale di una vita, che una volta ricevuta guarda il canadese con aria di supponenza, il tutto con la locandina di All In sullo sfondo.