La scorsa settimana gli Young Bucks hanno fatto il loro ritorno a Dynamite dopo un mesetto di assenza, nuovo look per i fratelli e soprattutto un confronto di sguardi con Sting e Darby Allin provando a piantare il seme per una sfida a Revolution, PPV che chiuderà la leggendaria carriera di Sting. A distanza di una settimana gli Young Bucks si sono seduti a parlare con Renee Paquette in una intervista in cui i temi affrontati sono stati diversi.

“È ora di prendere il nostro ruolo più seriamente”

Già alla prima domanda Renee Paquette ha avuto qualche difficoltà a rapportarsi con gli Young Bucks che le hanno richiesto di essere chiamati con i nomi di battesimo Nicholas e Matthew e non i diminuitivi per via del loro ruolo di Vice Presidenti Esecutivi

, un ruolo da prendere più seriamente d’ora in avanti. Proprio per il ruolo che rivestono hanno preso decisioni, che hanno dato luogo a diversi “rumours” e che rifarebbero perchè hanno a cuore la compagnia, una compagnia che era nata come alternativa, come contrapposizione a ciò che era già il wrestling, una sorta di nuovo contro il vecchio, ma lungo il cammino alcuni obiettivi sono andati persi di vista.

A detta di Matthew Jackson l’arrivo di Superstar “di ieri” egocentriche e cancerogene (possibile riferimento a CM Punk), ha portato tossicità e ha deviato la compagnia dal proprio cammino e intento. Sempre Matthew ha voluto precisare che il discorso su quel tipo di vecchie Superstar dannose non riguarda Sting che è sempre stato esemplare, ma proprio in virtù di quella idea di nuovo contro il vecchio che era alla base della AEW sono pronti a chiudere la sua carriera. A questo punto Renee ha chiesto se erano parole di sfida ufficiali e la risposta è stata che in qualità di EVPs avrebbero utilizzato la loro influenza in un imminente meeting.