Come un araba fenice, Onita appare e scompare fra i bagliori dell’Eresia Hardcore da anni sui ring del Puroresu.

Fra i protagonisti della Jr. Heavyweight division AJPW degli anni 80, poi, a causa di un infortunio, diventa il “Profeta dell’Eresia” Hardcore fondando la FMW, una delle più famose federazioni estreme (assieme alla ECW) degli anni 90.

Personaggio vulcanico, ma anche molto suscettibile, dopo la morte (ufficiale) della FMW NEL 2002, aver annunciato più volte il suo ritiro (con tanto di Tour celebrativi), salvo poi tornare, creando varie reincarnazioni della sua FMW con nomi altisonanti (dalla Onita Pro all’ultima in ordine di tempo, la FMW-E), riportando in vita in altre realtà titoli defunti della sua creatura (o creando sobri trofei come QUESTO).

L’Eresia torna in AJPW (e contagia Yoshitatsu)

Dalla fine della FMW, Onita è tornato altre volte in AJPW per portare la sua “Eresia” sul ring della federazione di Baba (considerata, fino a pochi anni fa, una delle federazioni più “puriste” del panorama Puroresu, prima delle gestioni Mutoh e Shiraishi, considerate fra le più Disastrose dell’era moderna).

Ultima in ordine di tempo, la prima tappa del tour “AJPW Excite Series 2023”, andata in scena questo Sabato a Hachioji, nei pressi di Tokyo.

Onita ha combattuto assieme al suo nuovo “discepolo”, l’ex-WWE Yoshitatsu (che per l’occasione sfoggiava un Face Paint che omaggiava una delle vecchie Gimmick di Onita, The Great Nita) che hanno affrontato NOSAWA Rongai & Kendo Kashin, che difendevano gli All Asia Tag Team Title (i più antichi titoli ancora vigenti in Giappone, eredità storica della JWA di Rikidozan: Ndr).

A sorpresa e contro ogni pronostico, il duo ha vinto il Match (un Tornado Bunkhouse Current Blast Deathmatch, Ndr), vincendo le cinture e diventando i 119° campioni a detenere le cinture (per entrambi, la seconda volta in carriera, entrambi con partner diversi)