TLC ci ha regalato una nuova Campionessa Femminile: Alexa Bliss. La lottatrice ha dimostrato il suo valore sul quadrato e un’ottima attitudine al microfono. Una Heel convincente in un ruolo di non facile interpretazione per una lottatrice, che spesso, in mano a atlete meno carismatiche, si riduce alla maschera della stronz*etta: chiedere delucidazioni a Carmella in merito. Il titolo si colloca come il giusto apice in un percorso di crescita costante.
Analizzandola da un altro punto di vista, la vittoria di Alexa ha un importantissimo valore per la divisione femminile di Smackdown e, paradossalmente, per la stessa Campionessa uscente: Becky Lynch. Non vi è dubbio, difatti, che vi sia un gap rilevante tra la divisione femminile di Raw e quella si Smackdown, ma quali sono i motivi di questo divario?
Sicuramente, Raw ha goduto di una Charlotte in stato di grazia in grado di rivaleggiare con Styles per il premio di miglior atleta dell’anno. La Flair, tuttavia, nonostante il suo indubbio talento, non avrebbe potuto raggiungere i traguardi ottenuti, nonché lo status guadagnato, senza una degna rivale come Sasha Banks. Si badi bene, non è mio intenzione sminuire la Banks quanto evidenziare che l’una non avrebbe potuto esprimersi ai livelli mostratici senza l’altra: due facce della stessa medaglia, due rivali che si spingono, reciprocamente, al limite.
E’ questa grande rivalità che, per adesso, è mancata a Smackdown e alla stessa Becky. L’Irlandese, complici una serie di fattori tra cui un infortunio e la sua scarsa attitudine al microfono, non ha, per adesso, affascinato il pubblico. Nessuno mette in dubbio il suo talento sul quadrato -tra le migliori lottatrici in assoluto- ma come ben sappiamo questo non è sufficiente.
Una serrata rivalità- un epico scontro- è ciò che serve alla Lynch per emergere ulteriormente: Alexa può essere la sua Rivale. Dopotutto, come i fumetti ci insegnano, è lo scontro con l’antagonista che forgia l’eroe e viceversa: pensata ad un Batman senza Joker; Goblin senza Spiderman; Superman senza Lex Luthor. Anche Alexa, dal canto suo, beneficerebbe della rivalità terminando il suo percorso di maturazione e consacrandosi come una delle più importanti protagoniste femminili della federazione. Dopotutto, all’orizzonte, non mi sembra di scorgere altre pretendenti papabili e credibili per l’alloro massimo della divisione: Nikki e Natalya saranno impegnate, a brevissimo, in una rivalità; Naomi si potrebbe recuperare ma lo ritengo un lavoro a lunghissimo termine e non ha dimostrato, fino ad ora, il carisma necessario per competere ai massimi livelli della categoria; Carmella è ancora troppo acerba, sotto tutti i punti di vista, e pare essere ancora focalizzata sullo scontro con Nikki. Proiettandoci in avanti, la sfida tra Becky e Alexa, con saggezza e misura, si può protrarre fino a Wrestlemania magari con una stipulazione speciale in grado di mettere un punto alla sfida.
In conclusione, spero che la WWE decida di rendere queste due lottatrici due grandi, feroci, acerrime avversarie in grado di infiammare, con le loro sfide, gli animi del pubblico. Dopotutto, parafrasando le parole dal saggio Roger di American Dad: “Alle volte si ha bisogno di un rivale per tirare fuori il meglio di sé!”