NXT ha il suo nuovo campione, il suo Re, il suo Principe. Finn Bàlor riconquista il titolo di NXT dopo più di cinque anni sconfiggendo Adam Cole, un altro ex campione, e diventando il terzo uomo ad aver detenuto la cintura più di una volta; prima di lui solo Shinsuke Nakamura e Samoa Joe, ma questi si scambiarono il titolo nel corso di una lunga faida, Bàlor invece ritorna campione dopo un lungo periodo di permanenza nel “main roster”, vale ancora la pena chiamarlo così? Ci arriviamo.
Anzitutto, la scelta di Bàlor credo sia stata la più giusta: dopo l’infortunio subito da Karrion Kross la WWE ha deciso di non puntare su un classico torneo a più uomini o comunque a lunghe settimane di preparazione, ma ha risolto tutto nel giro di tre settimane annunciando dapprima un Iron man match a quattro uomini e poi una “bella” tra i due che erano usciti vincitori da tale incontro. Ridare il titolo a Cole sarebbe stato rischioso, perché in quasi quattrocento giorni di regno il leader dell’Undisputed Era aveva ormai affrontato la qualunque, inoltre adesso si vocifera di un possibile split del team con turn face di Kyle O’Reilly, tanta carne al fuoco insomma. Avrebbero potuto affidarsi nuovamente a Ciampa, ma forse essendo tornato da poco dopo un brutto infortunio non volevano rischiare di esporlo troppo, forse verrà ennesimamente impegnato in una faida col suo eterno rivale Gargano, o magari finiranno in team assieme per rimpolpare la categoria di coppia. Avendo poi scelto di riassegnare il titolo in fretta non c’è stato neanche il tempo di costruire un nuovo grande nome, l’unico forse sarebbe stato Velveteen Dream ma sappiamo che attorno a lui c’è una situazione alquanto scottante e, a torto o a ragione, dargli il titolo avrebbe scatenato una shitstorm epocale nei confronti della federazione. Bàlor, dunque, si è rivelato la miglior scelta.
Il Principe è tornato ad NXT tra lo stupore generale. Sebbene la WWE voglia farci credere che i tre roster siano ormai alla pari, che il passaggio a Raw o a SmackDown non debba più essere visto come una promozione e il passaggio a NXT come una retrocessione, è innegabile che la quantità di wrestler che da Raw e SmackDown sono passati a NXT è alquanto minore rispetto a quelli che hanno fatto il percorso inverso, difatti attualmente solo Finn Bàlor e i Breezango sono wrestler che dopo un lungo periodo nel main roster hanno fatto ritorno nello show giallo (e guarda caso attualmente sono tutti e tre campioni ad NXT); gente come Oney Lorcan ha fatto qualche capatina a 205 Live, ma non si può parlare di un vero e proprio draft, stesso dicasi per Austin Theory il cui passaggio a Raw è stato deciso in fretta e furia e altrettanto rapidamente abbandonato. Per quanto riguarda il roster femminile abbiamo avuto il piacevole caso di Charlotte nuovamente campionessa di NXT e qualche apparizione delle campionesse femminili di coppia, ma nulla di duraturo. Insomma, si parla ancora di rare eccezioni, non di uno scambio alla pari tra roster.
Il periodo a Raw di Bàlor è stato altalenante, per non dire deludente. Dopo aver vinto l’Universal Championship, diventando anche il primo detentore di tale cintura, è stato costretto a renderlo vacante causa infortunio e da allora sembrava che qualcosa si fosse rotto nel rapporto tra lui e la WWE: dal suo ritorno non gli sono mai state date faide di grandi rilievo, ha vinto due volte il titolo Intercontinentale in una faida discutibile contro Bobby Lashley (e Lio Rush), gli è stata data la possibilità di mettersi in mostra in bei match contro Seth Rollins e The Miz, ma ha anche subito uno squash impietoso da parte di Brock Lesnar e ha fallito numerose opportunità di competere per il titolo Universale che era stato costretto ad abbandonare. Il breve periodo a SmackDown ha avuto anch’esso luci e ombre: ha difeso il titolo intercontinentale contro Andrade, lo ha perso contro Shinsuke Nakamura e, dopo esser stato distrutto da “The Fiend” Bray Wyatt, è scomparso dalle scene per ripresentarsi a NXT.
Tornato a “casa”, Bàlor ha ricominciato col botto effettuando un inaspettato turn heel, che ha avuto vita tutto sommato breve ma che ha sicuramente lasciato il segno. Bàlor si è affermato come un “big”, ha continuato la sua streak di imbattibilità nei TakeOver e chissà che non fosse proprio lui l’avversario designato per Karrion Kross, insomma, se nel main roster si aveva l’impressione che venisse considerato uno dei tanti, ad NXT è sicuramente un main eventer.
Ovviamente è difficile stabilire se Bàlor prima o poi avrebbe comunque riconquistato la cintura, se avrebbe mai affrontato Karrion Kross, quanto il regno di Kross sarebbe dovuto durare; tutte domande a cui è impossibile dare una risposta.
Ma a me in fondo piace pensarla così, che presto o tardi Finn avrebbe nuovamente portato l’NXT Championship alla vita e che l’infortunio di Kross non abbia che anticipato i tempi.