Come ben sappiamo, i rischi del mestiere per ogni wrestler sono dietro l’angolo e alcune volte può succedere che la carriera di qualcuno può essere permanentemente condizionata. Ne sa qualcosa Sting, che ha dovuto abbandonare il ring per sempre dopo il suo match a Night Of Champions contro Seth Rollins, in seguito ad un colpo al collo subito a causa di una Buckle Bomb. A fornirci spiegazioni riguardo la mancata interruzione del match, ci viene in aiuto Arn Anderson, che quel giorno era lì a Houston.

Le parole di Arn Anderson

Credeteci o no, la prima cosa che pensai fu che Sting aveva fatto un’ottimo lavoro a sellare la mossa. Non pensai ‘oh cavolo si è fatto male al collo’. Non mi venne per niente in mente perchè non era qualcosa come atterrare con la testa o qualcosa di ovvio. Era quel tipo di azione in cui si pensa ‘mio Dio, ha sellato quella mossa in modo sublime’, ma dopo, quando arrivarono i medici e l’arbitro diede il segnale di infortunio allora pensai: ‘ok, cadendo in quel modo, deve essere qualcos’altro, qualcos’altro di serio.’ Non fosse stato il Main Event della serata, avrebbero subito stoppato il match.