A pochi giorni dal decimo anniversario della nascita del Nexus, Arn Anderson è tornato a parlare della stable heel durante il suo podcast. L’Hall of Famer ha ricordato uno dei segmenti più discussi in quel 2010, nel quale il Nexus arrivò sul ring scatenando il caos e Daniel Bryan tentò a strangolare Justin Roberts con la cravatta. Le azioni di Bryan hanno portato al suo licenziamento, ma Vince McMahon si è convinto a riassumere l’American Dragon qualche mese dopo. Justin Robert, ora annunciatore per la AEW, ha rivelato che Bryan lo stava realmente strozzando.
Arn Anderson ha raccontato ciò che è successo quella sera, schierandosi dalla parte di Daniel Bryan e ritenendo insensato il suo licenziamento: “Le cose stanno così, quei ragazzi hanno avuto carta bianca per andare a distruggere tutti e tutto. Sono sicuro che a questi ragazzi, incluso Daniel Bryan, è stato detto: ‘Andate là fuori e fate casino. Siate dei bastardi spietati’. Nessuno però ha detto che non si poteva soffocare qualcuno. Si può far volare una persona dalla cima di un scala sopra un altra persona, facendo spezzare la scala e rischiando di impalare qualcuno, ma non puoi strangolare nessuno. Nel momento in cui è andato in scena nessuno aveva avvertito Bryan, sono certo che non ci stava nemmeno pensando. Lo strangolamento ha sempre fatto parte del repertorio degli heel e, se fatto correttamente, è crudele. Quando è successo, Vince McMahon lo ha visto ed è andato su tutte le furie. Era chiaro che non era permesso nemmeno stringere la gola di un ragazzo con la mano. Ma nella sua idea era troppo tardi e ha pensato che licenziarlo fosse una buona idea. Questa non era un angle. Penso che sia stato licenziato a causa soffocamento e del prodotto PG. E’ stata un’azione preventiva, perché Vince pensava che ci sarebbe stata una bufera in arrivo, quindi ha licenziato il ragazzo. Daniel Bryan è stato riportato indietro perché il licenziamento è stata una cosa schifosa, ritenerlo responsabile e fargli perdere il lavoro per qualcosa che nessuno gli aveva detto di non fare. La maggior parte delle persone non era nemmeno a conoscenza di quella regola. L’unica ragione per cui Bryan è tornato è perché il pubblico, giustamente, stava premendo per lui. Tutti sapevano che era stato fregato e lo volevano indietro.”
“Io ero seduto nel backstage e quando ho visto quello che stava succedendo ho capito che era una cosa seria. E Lo sguardo inespressivo sul viso di Daniel Bryan dimostrava che non aveva idea di aver fatto qualcosa di sbagliato. Di certo non aveva fatto nulla di male di proposito. Era lì seduto con gli occhi fuori dalle orbite che dicevano: ‘Che cosa ho fatto? Che cosa ho fatto?’ Non lo stava dicendo, ma se gli fosse spuntato un fumetto dalla testa sicuramente ci sarebbe stato scritto: ‘Che cosa ho fatto di sbagliato? Ho fatto solo quello che mi è stato detto di fare.’ ”