Nella giornata di ieri si è scatenata di nuovo la bufera attorno al nome di Vince McMahon. Nuove accuse di abusi sessuali, con particolari scabrosi e chat rivelate, che se confermate sarebbero di una gravità inaudita. Oltre a Vince McMahon coinvolto nelle denuncia della signora Grant anche John Laurinaitis, entrambi oggi non hanno alcun ruolo in WWE, ma inevitabilmente il polverone si è alzato anche sulla compagnia. Da Stamford al momento non sono arrivati commenti sulla vicenda, che invece sono arrivati da un portavoce di TKO, la società che controlla UFC e WWE dopo la fusione.
Serietà, ma anche distacco
Come detto, un portavoce della TKO Group Holdings ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Il signor McMahon non controlla la TKO né supervisiona le operazioni quotidiane della WWE. Sebbene la questione sia precedente alla presenza in azienda del team esecutivo della TKO, prendiamo molto sul serio le orribili accuse della signora Grant e stiamo affrontando la questione internamente”. Poche parole che sottolineano come Vince McMahon rappresenti il passato e non abbia nulla a che fare con l’attuale proprietà, probabilmente un segnale anche per il mercato azionario.