Quando si vuole scrivere un editoriale di carattere storico su un ppv si va sempre ad analizzare match epici, incontri che hanno segnato un’epoca o per lo meno l’anno in cui sono stati svolti. Qualcuno potrebbe quindi stupirsi nel vedere che oggi andrò a rievocare un scontro di cui alcuni potrebbero aver perso memoria, di poco più di dieci minuti e a senso unico. Il motivo di questa scelta è che il match e la rivalità in questione sono uno dei miei rimpianti da quando seguo il wrestling e andrò a spiegarne il perché. Ma bando alle ciance, saliamo sulla macchina del tempo e torniamo a dieci anni fa, quando a Raw una coppia storica si contrapponeva a un duo appena formatosi: Degeneration X vs Rated RKO.
Nel 2006 come ricorderete si riformò la storica stable composta per l’occasione da Triple H (turnato face dopo il feud con Cena) e Shawn Michaels. L’operazione fu senz’altro un successo dal punto di vista del marketing (magliette e gadget della DX vendono sempre e comunque), meno dal punto di vista dello spettacolo. Vedere due wrestler a cavallo dei quarant’anni comportarsi da ragazzini era anacronistico, metterli contro Vince McMahon, la Spirit Squad e Big Show non fu garanzia di match grandiosi. Riguardo i segmenti se alcuni possono dirsi riusciti (ad esempio quando il duo imitò Vince e Shane) tanti altri superarono abbondantemente il limite del trash (citiamo gli escrementi fatti cascare sui rivali). C’era bisogno di rivali di maggior spessore.
Nel frattempo il 2006 fu un anno importante per Edge. Proprio in occasione del primo ppv (New Year’s Revolution) riuscì finalmente a diventare campione del mondo, scambiandosi il titolo con Cena nel corso dei mesi in match di livello e combattendo un incontro epico contro Foley a Wrestlemania (ce la ricordiamo tutti la spear tra le corde atterrando su un tavolo infuocato vero?). Non fu un’annata altrettanto grandiosa per Orton nonostante l’impiego in posizioni importanti. Schienato da Rey Mysterio a Wrestlemania fu poi sospeso per aver violato il Wellness Program, per poi tornare e perdere il match contro un pluricinquantenne Hulk Hogan e infine il contentino della vittoria nella faida con Carlito. Così si decise di formare questa nuova stable, i Rated RKO, cercando di sfruttare l’ottimo momento di Edge per risollevare l’allora Legend Killer e metter su un feud più rilevante per la DX.
Non so voi, ma all’epoca ero parecchio gasato per questa rivalità. Da una parte avevamo due leggende (ancora fisicamente in forma), dall’altra i due heel più cool di Raw di quel periodo (più quella gran gnocca di Lita). La prima collisione avvenne a Cyber Sunday, quando l’arbitro speciale Bishoff aiutò i giovani leoni a sconfiggere i due face, che così incassarono la prima batosta dalla reunion in poi. Degno di nota come segmento quello in cui i Rated RKO imitarono i rivali, rido ancora oggi ogni volta che lo rivedo.
Si arrivò dunque a novembre con l’idea di formare due team capitanati dalle stable in rivalità per metterli contro nel classico Survivor Series match. Vediamo come ricaddero le scelte dandone un giudizio anche in chiave mark.
I tre assoldati dalla DX furono senz’altro di qualità. Scelsero gli Hardy Boyz che sono una delle coppie più competitive viste in WWE a cui si aggiunse CM Punk, che anche se allora non aveva vinto ancora nulla nella federazione dei McMahon si percepiva il suo essere speciale. Non per niente poco prima dell’incontro tutta l’arena invocò il nome del wrestler di Chicago tanto che Triple H sfruttò il fatto avvicinandogli il microfono e facendogli pronunciare la catchphrase della stable “Are you ready?”
Non furono altrettanto bravi a scegliere i due dei Rated RKO. Se Nitro (che divenne poi Morrison) era senz’altro interessante, lo stesso non si può dire di Mike Knox (della sua carriera si ricorda soprattutto il fatto che avesse come valletta la bella Kelly Kelly) e del peso leggero Gregory Helms (uno dei tanti quando non interpretava The Hurricane).
Ma passiamo al match, un 5 a 0 che non ammette repliche. A memoria credo sia stata la prima e unica volta in cui si sia verificato un cappotto simile su una trentina di edizioni del ppv. Il primo eliminato fu Mike Knox nei primi secondi di match: messosi a litigare con Triple H per via di Kelly Kelly non si accorse della Sweet Chin Music in arrivo, con HBK che dopo il pin vincente si girò verso The Game chiedendo chi fosse l’avversario schienato. Michaels era in versione spumeggiante, tanto che durante l’incontro uscì dal ring abbracciando Melina, la quale pensando si trattasse del fidanzato ricambiò l’abbraccio per poi spaventarsi una volta scoperta la verità (l’espressione shock di HBK fu da oscar). Fu proprio Nitro il secondo eliminato grazie all’idolo della serata CM Punk, mentre Helms il terzo dopo un’azione combinata degli Hardy Boyz. Rimasti i due Rated RKO decisero che non valeva la pena continuare, incamminandosi verso il backstage; ovviamente il team DX non accettò la cosa e li andò a riprendere, con Edge che subì mosse da parte di ogni avversario prima del pin di Michaels e stessa sorte toccò infine ad Orton che aveva tentato una nuova fuga, schienato dal pedigree di Triple H.
Insomma, una vera e propria strage sportiva, inspiegabile per me ancora oggi. La DX aveva perso (in modo sporco) il primo match del feud, ma il senso di una vittoria così schiacciante alle Series mi è ancora oggi oscuro. Knox inoltre che già aveva poca considerazione venne definitivamente affossato dopo la figuraccia, Helms si riprese un minimo solo anni dopo tornando a vestire i panni del supereroe (a dover di cronaca ricordiamo che di mezzo ci furono infortuni e una violazione del Wellness Program). Edge e Orton che sembravano sempre più in rampa di lancio subirono nell’incontro il classico trattamento che si riserva agli heel nei dark match, con mille finisher subite in sequenza.
La rivalità proseguì con un ulteriore match, nel quale purtroppo Triple H si infortunò e stravolse i piani dei vari protagonisti. Il feud venne cancellato e se a Michaels andò comunque bene andando nel main event di Wrestlemania contro Cena non si può dire lo stesso per Edge e Orton, infilati nel Money in the Bank match un po’ a caso a dimostrazione che non sapevano come impiegarli.
Con il senno di poi Edge e Orton riuscirono comunque ad affermarsi in modo netto come main eventer, la chiusura del feud non comportò gravi danni alle loro carriere, ma amando quella rivalità rimane un mio cruccio la sua incompletezza e l’esito di quel match alle Survivor Series. Mi piacciono gli elimination match e mi aspettavo un incontro incerto fino all’ultimo schienamento, e mentre speravo di veder rimontare i Rated RKO dopo le prime eliminazioni dovetti ricredermi in breve tempo. Davvero un peccato che una rivalità dallo star power simile sia finita nel nulla.
Sergedge – EH4L