Riapriamo completamente a caso, ignorando le chiacchiere su Prandelli e su quante altre triple doppie chiudera Noah nei prossimi 2 mesi, per dedicarci al nostro inutile  passatempo preferito, via col giro di Crodino.

Oh, l'ultima puntata di Raw è stata una cosa pazzesca, non voglio intendere che sia stata fenomenale, orrenda, bella o brutta, ma proprio il senso letterale del termine, una cosa da pazzi; un particolare ho adorato il promo-troll di quel genio del male (mai abbastanza acclamato) che risponde al nome di Paul Heyman, che riesce a partire dall'argomento più complicato della serata a Chicago per arrivare in maniera tutto sommato logica a quello che voleva realmente promuovere, ovverosia il match di Wrestlemania tra Brock Lesnar e The Undertaker.
Ecco, a proposito, l'argomento spinoso di cui sopra ha un nome ed un cognome molto ben noti in quel di Chicago (oltre che in tutto il mondo) ovvero Phil Brooks, che i più inquadrano con il nome di CM Punk ed è argomento che tiene banco fondamentalmente in tutto il mondo;
Torna?
Rifirma?
È completamente impazzito?

Le risposte, per quanto mi riguarda, sono sì, sì e no; torna eccome, molto probabilmente dopo aver rinnovato il contratto che gli scade a luglio, verosimilmente per la Rumble dell'anno prossimo, quando avrà completamente ricaricato le batterie e fatto sentire per davvero la sua mancanza alla WWE (fatto salvo ritorno a sorpresa con trollata in stile Jericho nella prossima puntata di Raw, evento a cui do al massimo un 2% di probabilità di accadere).

Chi dovrebbe ben capire quanto Punk mancherà alla WWE è quell'infingardo nasone di Paul Michael Levesque, al secolo Triple H, a cui immagino che sia scappata un po' la mano nella gestione degli show e dei ruoli dei suoi atleti, andando a collidere col carattere fumantino del nostro Phil; il suocero (che teoricamente dovrebbe essere il vecchio rimbambito dei due) si fa due conti, lo insegue con un battipanni ed intanto prova a risanare i rapporti.
Comunque va detto che il diversamente nasuto marito di Stephanie, a parte che per questo disdicevole episodio, si sta comportando benone, la sua mano sulla categoria tag team si è abbastanza sentita (adesso abbiamo tag team che sono coppie tutto sommato ben assortite e che durano un po' (per quanto negli ultimi 2\3 mesi le cose siano un po' scemate), molto bene anche la rivoluzione di NXT e di tutto il centro di sviluppo della WWE, bravo a decidere di firmare anche atleti provenienti dalle indies accantonando l'idea dell'eroe "fatto in casa", maluccio, però, in vista del PPV più importante dell'anno, nella sua edizione del trentennale per giunta.

Già, perchè ci sarebbe anche Wrestlemania 30 alle porte, evento che non va sbagliato, che deve regalare momenti di enorme emozione e passione.
Ecco.
Siamo partiti maluccio, ad occhio, affidando ad un rientrante Batista il main event del PPV contro un Orton in un buon momento ma non essattamente idolo delle folle, l'aggiunta dell'affaire Punk e di un Daniel Bryan dirottato in uno scontro col padrone, interessante in chiave di storyline ma di basso interesse generale ha fatto il resto; il risultato è sotto gli occhi e le orecchie di tutti, il rischio è quello di avere uno dei main event meno interessanti e più fischiati di tutti i tempi proprio in questa occasione.
Bene ma non benissimo (cit.)

Ah, già, ma quanto ca**o è over Daniel Bryan? Ci tenevo a ricordarlo.

Nel frattempo la Wyatt family (Bray Wyatt miglior character dei prossimi 10 anni a mani bassissime eh) va contro Cena, la speranza è che lo asfaltino, niente di personale con Johnny Boy ma dovrebbe andare così, il timore è che accada quello che accadde al Nexus, le brutte abitudini sono dure a morire e Cena è una pessima abitudine.

Boh, niente, il crodino è finito, io devo chiudere le serrande ed andare a vedermi i Bulls (quanto dovrebbe essere l'eroe di ogni bambino Noah?)
Alla prossima, salute.

Gabriele "The Pit" La Torre