Baron Corbin, ormai meglio conosciuto come King Corbin grazie alla sua vittoria al King of the Ring Tournament avvenuto quest’anno, sta diventando una delle figure predominanti delle WWE, nonché uno degli heel meglio riusciti dell’ultimo periodo. La sua finisher, la End of Days (di cui abbiamo uno slow motion qui sotto), rappresenta appieno il suo personaggio, nella sua peculiarità e iconicità.
Baron ha dichiarato di come essa sia nata e come sia speciale per lui attraverso un’intervista con Sportskeeda.
Dichiarazioni di Baron Corbin nell’intervista con Sportskeeda
“So al 100% che la mia finisher è speciale, e ne discussi anche con ‘Taker. Lui riuscì a rendere la Tombstone Piledriver qualcosa di epico, e nessuno, per tanto tempo, riuscì a sfuggire allo schienamento dopo la sua esecuzione. Ha reso sacra la sua mossa finale, ed è qualcosa che volevo fare anche io con la mia. Difatti, nessuno si è mai liberato dopo una mia End of Days. Quando va a segno, è finita, e le persone lo sanno bene.”
“La End of Days? E’, in realtà, nata per caso, improvvisando. Ad NXT abbiamo uno pseudo-ring in cui ci buttiamo e proviamo mosse. Un giorno, mi stavo esercitando con qualcuno, quando lui ha saltato, io lo ho afferrato e buttato al tappeto. E stavamo praticamente solo giocando. Una volta atterrato, però, pensai: ‘Wow…niente male!’, e una volta venuta fuori, tutti già sapevano come sarebbe andata a finire con quella mossa”.