Arabia Saudita, Australia, magari fra qualche tempo Cina, o India. Gli Show televisivi della World Wrestling Entertainment stanno diventando ormai un abitudine per gli spettatori che vivono fuori dal  Nord America. Con il WWE Network è tutto più facile, anche dei semplici House Show possono essere trasformati, con la giusta retribuzione e la giusta organizzazione, in veri e propri eventi trasmessi dall’estero. Non è sempre stato cosi però, e fino all’arrivo della TV online targata Stamford, le trasmissioni dal vivo erano un’ eccezione della quale pochi, pochissimi paesi potevano usufruire.

 

La WWE va in TV da sempre, con Show collage di eventi nelle città più importanti d’America, con Talk Show in prima serata e soprattutto con i suoi spettacoli settimanali, su tutti Raw e Smackdown. La WWE poi trasmette in PPV, dal lontano 1985, quelli che sono gli eventi più importanti, i più attesi. La compagnia di Vince McMahon però, è sempre stata molto restia a costruire i suoi eventi fuori dai suoi confini, o al limite fuori da quelli Canadesi. Probabilmente per la difficoltà di trasmissione a livello orario, soprattutto nel caso dei migliori mercati, e certamente per paura di uno scarso successo. Come detto ormai sta diventando normale, grazie al WWE Network, mettere insieme sempre più Show dall’estero, perché con il Network non si rischia una debacle con le TV che ti trasmettono e non si rischiano ingenti perdite nella vendita dei PPV via cavo. Ma tutto questo che oggi sembra normale, un tempo non lo era affatto. Era invece una splendida eccezione, che regalava ai mercati più importanti e ai fan più accaniti, un vero e proprio spettacolo televisivo nel quale cercare la propria faccia e del quale dire: “Io c’ero”.

Non fraintendetemi, la WWE ha quasi sempre visitato i paesi di tutto il mondo, andando ben oltre i suoi confini, ma nel 90% dei casi, questi erano e sono tutt’oggi spettacoli non ripresi dalle telecamere. Fu invece una grande sorpresa e un grande evento, quando il 3 Marzo del 1997, la compagnia decise di registrare i suoi primi Tapings di Monday Night Raw  in Europa. No, non fu in Inghilterra come molti potrebbero pensare, bensì in Germania, al Deutschlandhalle di Berlino. Per la prima volta Monday Night Raw fu registrato fuori dagli Stati Uniti d’America o dal Canada, e per la prima volta in Europa.

Quella però, non fu l’unica volta che la WWE registrò i suoi Tapings fuori dagli States prima di andare in Inghilterra, terra nella quale al giorno d’oggi la WWE si reca a registrare Raw e Smackdown con cadenza semestrale. Stavolta non toccò all’Europa, bensì all’Africa. La WWE infatti, il  Aprile del 1997, poche settimane dopo il Taping tedesco, mandò in onda una puntata di Raw registrata alla South Africa Worthen Arena di Johannesburg, Sud Africa, occasione che mise fine, per il momento, ai Tapings televisivi lontani dalla madre patria.

Dobbiamo infatti fare un grande salto in avanti per tornare a vedere la WWE registrare uno dei suoi Show fuori dai confini degli Stati Uniti e del Canada, un salto che termina l’undici ottobre del 2004, quando, perla prima volta in assoluto, Monday Night Raw, e il giorno dopo Smackdown, vengono registrati in Inghilterra, più precisamente a Manchester. Da quel 2004 la compagnia di Stamford tornerà in Inghilterra con i suoi Tapings due volte l’anno, toccando anche, il 7 e l’8 novembre del 2016, la città di Glasgow, in Scozia, Location facente parte si del Regno Unito, ma fuori dai confini inglesi, fino a quel momento rispettati.  A onor del vero dobbiamo ricordare anche una serie di PPV, Insurraxtion e Rebellion, che dal 1999 (solo Rebellion) al 2003 (solo Insurraxtion) ebbero luogo nella terra d’Albione, ma non considerabili in questa lista perché trasmessi soltanto nel mercato britannico.

La lista continua però, e dopo l’Europa e l’Africa, la WWE amplia i suoi orizzonti e decide di andare a toccare il quarto continente: l’Asia. Nel febbraio del 2005 infatti, più precisamente il 9 e il 10, rispettivamente con Raw e Smackdown, la WWE registra alla Super Arena di Saitama, in Giappone. Un pubblico completamente nuovo accolse con calore la WWE nonostante l’abitudine a un tipo di Wrestling molto, molto diverso.

Da ricordare anche, parlando in questo caso di eventi a pagamento, New Year’s Revolution 2005, che la WWE mise in scena al Coliseo, nella città di San Juan de Puerto Rico, uno stato che si, è praticamente sotto l’egida degli Stati Uniti, ma non fa, al momento, né parte dei 50 stati né parte del territorio statunitense. L’evento vide come Main Event uno dei migliori Elimination Chamber di sempre, con Triple H che ne uscì vincitore e portò avanti la magistrale faida fra lui e il suo compagno dell’Evolution Batista.

In mezzo a queste poche città e questi pochi paesi, noi fan italiani possiamo vantare, come tutti ben sapete, i Tapings di Raw e Smackdown, oltre quelli della nuova ECW, del 16 e il 17 Aprile 2007 a Milano, al Dutch Forum. In quell’occasione storica e chissà, forse irripetibile, Santino Marella debuttò, laureandosi grazie a Bobby Lashley, campione intercontinentale per la prima volta. Fu un evento eccezionale che dobbiamo sempre ricordare, perché serve da monito. La WWF e la WWE sono state latitanti per anni dall’Italia e poi sono tornate, addirittura con i Tapings. Non abbassiamo la guardia però, godiamoci tutto quello che possiamo e non lamentiamoci troppo, ci vuole un attimo a dimenticarci e ci vuole un attimo a perdere quelle poche date all’anno nelle quali possiamo vedere dal vivo i nostri beniamini.

Nel corso degli anni la WWE ha poi ulteriormente ampliato i suoi viaggi per registrare Raw e Smackdown, il 17 e il 18 ottobre del 2011 infatti, la compagnia registra a Città del Messico, al Mexico Sports Palace. Con questi Tapings, l’unica regione mai stata toccata da uno Show andato in scena in tutto il mondo rimane l’Oceania.

Come detto non si prendono in considerazione quelli che sono House Show gonfiati e trasmessi, come The Beast in the East, gli eventi arabi o Super Show Down. Eventi poco importanti, arricchiti solo dai soldi e non dalla gloria. Ciò che avete letto è ciò che la WWE ha messo in scena oltre ai suoi confini in occasioni vere, importanti, rischiando una fetta del proprio guadagno e del proprio mercato.

Devo però prendere in considerazione, e come non potrei farlo, quell’evento che chissà quanti di voi a questo punto dell’articolo avranno menzionato nelle loro menti, chiedendosi se per caso me lo fossi dimenticato. No. Non l’ho fatto. Il padre, la madre e lo spirito santo di ogni evento WWE trasmesso in TV in tutto il mondo e messo in scena fuori dagli Stati Uniti, è Summerslam 1992. Nella splendida cornice del Wembley Stadium, davanti a quasi 80.000 persone, Davey Boy Smith British Bulldog strappò il titolo intercontinentale a Bret Hart, in un Main Event che per quanto mi riguarda, rimane il Match più emozionante della storia del Professional Wrestling. Quell’evento consacrò l’Inghilterra come secondo mercato più importante per l’allora WWF e anche se non torneranno li con uno Show per il mercato globale fino al 2004, nessuno può negare che quell’evento fu storico anche per quel motivo.

Direttore di Zona Wrestling. Appassionato di vecchia data, una vita a rincorrere il Pro Wrestling, dal lontano 1990. Studioso della disciplina e della sua storia. Scrive su Zona Wrestling dal 2009, con articoli di ogni genere, storia, Preview, Review, Radio Show, attualità e all'occasione Report e News, dei quali ha fatto incetta nei primi anni su queste pagine. Segue da molti anni Major ed Indy americane e non.