Il neo acquisto della AEW, Paul Wight, è stato intervistato ieri sera da Renee Paquette, che i fan WWE conoscono bene come Renee Young. L’ex Big Show ha parlato molto della WWE, l’azienda che ha appena lasciato, svelando il suo punto di vista sul sostanziale monopolio avuto nel mondo del wrestling main stream in America.
Un bene per le carriere dei wrestler
Il world largest athlete ha spiegato: “Non mi interessa se quello che dirò farà arrabbiare qualcuno: c’è sempre bisogno di concorrenza esterna. C’è bisogno di un altro brand, dove i wrestler possono andare se non riescono a trovare loro stessi in quello in cui sono, dove possono provare a reinventarsi e provare di nuovo”. Un discorso che va al di là, quindi, del beneficio per i fan, a cui si fa spesso riferimento. Una compagnia come la AEW aiuta anche le carriere dei wrestler, che possono cercare di ripartire da zero.
Un problema evidente
L’ex campione WCW ha poi parlato dell’abbondanza di wrestler di altissimo livello che c’è in WWE, che può essere un’arma a doppio taglio: “Credo che fosse uno dei problemi che c’erano quando la WWE era l’unica in gioco. Certo era bello avere questa pletora di wrestler con cui lavorare. Ma penso che sia diventato un problema con il tempo perchè con tutto questo talento, non possono mai riuscire ad esprimerlo a pieno”.