Durante l’ultima puntata di WWE Table for 3, Big show ha parlato di come sia lavorare assieme ad una leggenda del calibro di Steve Austin e di come quest’ultimo gli abbia insegnato ad essere un gigante:
” Steve mi urlava spesso contro. Ricordo quella volta che ho trascorso un intero tour europeo in compagnia di Steve. Lui era il The Man [e] ogni notte, mi faceva il c*** per sette minuti. Bam! Stunner! Beveva la sua birra e salutava il pubblico per altri 10 [minuti].
[Una volta] tornai nel backstage e Fit [Finlay] mi guardò e fece ‘perchè hai lasciato che ti trattasse così?’ e io, perplesso, ‘beh, è Steve Austin. Cosa avrei dovuto fare?’ Lui mi rispose ‘essere un gigante’. E se ne andò via.
‘Essere un gigante’, è davvero arguto. Ed è anche molto d’aiuto. Grazie mille. Cosa vuol dire ‘essere un gigante’? Così, ogni notte Steve continuò a farmi il c*** finché non giungemmo a Londra.
Gliel’ho fatta sudare a Steve, quella notte. Non ricordo cosa accadde di preciso ma riuscii a buttare fuori dal ring Steve. Per cui esco [fuori dal ring]. Lo butto, nuovamente, sul ring. Insomma, diciamo che l’ho riportato sul ring prendendolo per i suoi pantaloncini. Aveva un solo paio di pantaloncini. Li risciacquava ogni sera. Erano i suoi pantaloncini fortunati. Beh,[quella sera] glieli tirai tutti su per il c*** e per questo si infuriò moltissimo. Così, una volta salito sul ring lui mi iniziò a colpire per ben tre volte sul mento con tutte le sue forze, più forte che poté. Lui mi fece ‘fammi vedere i tuoi collant, figlio di p******!’. A quel punto andai su tutte le furie, lo presi per il viso, lo alzai da terra e gli feci fare il giro del ring per poi scaraventarlo sul turnbuckle. E gli dissi, ‘Hey, tu figlio di p******’. Ero abbastanza adirato e lui mi rispose, ‘Finalmente, ragazzo. È così che ci si comporta.”
Big Show ha aggiunto,” ma imparai qualcosa quella notte. Ho finalmente compreso chi fossi e cosa significasse essere un gigante. È stato in quel preciso momento che ho compreso quale fosse il mio ruolo.”