E’ stato un Venerdì nero, il 17 Febbraio 2017. E’stato un giorno nero, ed oggi, 24 ore dopo, quasi, noi tutti siamo in lutto, circondati dalla solita strana aurea di terrore. Quel terrore che affligge chiunque si rapporti alla morte, a quella improvvisa, che arriva inaspettata, che non chiede il permesso, che non bussa. Una morte che ha colto di sorpresa due nomi del nostro amato sport spettacolo, uno importantissimo, George “The Animal” Steele, l’altro piccolo, leggero, quasi inudibile alle orecchie di chi a questa disciplina si è avvicinato da pochi anni, quello di Nicole Bass. Due nomi che però, al momento del saluto, si sono allineati e come sempre, hanno acquisito la stessa terribile e oscura importanza.
Per chi non lo conoscesse, George Steele, sappiate che lui era cosi. Aveva questa incredibile capacità di farsi notare, di entrare nei contesti in maniera dura, a volte grottesca, altre divertente, e lo faceva sempre accecando anche solo per pochi minuti chi lo guardava. Lo faceva corteggiando Miss Elizabeth e lo faceva divorando i cuscinetti dell’angolo del Ring. Però mai riusciva, purtroppo, ad arrivare al traguardo che contava. Non ha mi strappato nemmeno una cintura nella World Wrestling Federation che lo ha promosso e coccolato per anni. Non è mai arrivato a quel livello che secondo le teste di chi contava era abbastanza alto. Forse perché era un Wrestling diverso, meno Match, meno cinture, meno Show TV. Bastava avere un Character marcato, adatto, o magari Trash, ed il gioco era fatto.
Come nella sua vita sportivo professionale, The Animal non ha raggiunto il grande traguardo nemmeno nella sua vita dietro le telecamere. I suoi reni hanno deciso di dire addio soltanto sessanta giorni prima di compiere ottant’anni, lasciandoci ancora una volta senza poter dire che George, ce l’ha fatta.
Nicole Bass invece, probabilmente non ha mai nemmeno pensato di vincere un titolo nella WWF, magari non ha pensato di vincerlo nel mondo del Wrestling in generale. Semplicemente si divertiva a mostrare a tutti il suo corpo scolpito nella pietra. Tanti anni di lavoro non erano bastati e quindi per diventare una bodybuilder, si era buttata negli steroidi, quella maledetta piaga che mi ritrovo sempre qua a ricordare ogni volta che qualcuno ci lascia. Mi piace pensare però che abbia vissuto una bella vita Nicole, fra ricoveri e Match, almeno qualcosa di buono sarà arrivato, non solo la sfortuna di essere una delle protagoniste di Over the Edge 1999, non solo una ragazza troppo forte e diversa per sfondare in una compagnia di super modelle, non solo una moribonda al capezzale di qualche ospedale, quando il suo cuore ed il suo sangue erano troppo saturi di veleno. Infondo ha fatto parte della ECW, quella vera. Ha combattuto nella WWF, è stata a Wrestlemania, ha bruciato le tappe di una vita che si è sciolta al sole dell’ostinatezza.
Alla fine, pensandoci bene, anche distruggersi per ottenere qualcosa che va oltre la vita normale, è un po’ epico, se non lo è del tutto.
Due personalità particolari a modo loro, che a modo loro anche, hanno dato qualcosa a noi, degne quindi, del rispetto che si deve a chi si mette in gioco e rischia i fischi, i dolori ed i mal di cuore, prima che un giorno le luci si spengano. Il mio arrivederci oggi è per Nicole Bass e George “The Animal” Steele, che nessuno si ricordava nel momento in cui abbiamo letto della loro morte, ma che tutti hanno dovuto necessariamente tirare fuori dal cassetto dei ricordi per dire almeno ciao, per dispiacersi. E per fare i conti con la vita, che da un momento all’altro può offrire un giorno oscuro, un Venerdì nero.