L’idea iniziale era quella di stilare una sorta di presentazione della New Japan Cup di quest’anno; ma questo vuole essere uno spazio di discussione e spunti. E lo spunto ce lo offrono il Day One della NJ Cup di quest’anno e, prima ancora, lo show Anniversario.
Il primo puramente strategico è la firma di Mikey Nicholls, che significa una attenzione particolare ad un mercato/serbatoio di talenti come l’Australia. Territorio in cui la WWE ha cannibalizzato i migliori talenti in questi anni e continua a farlo. Il mega evento di Melbourne dello scorso anno ha portato una enorme luce su questa parte del mondo.
La firma di Nicholls mi fa riflettere come anche la NJPW abbia iniziato a monitorare quella zona del mondo; come sta facendo nel Regno Unito. Anche per “vicinanza” geografica è giusto cercare di pescare talenti australiani, anche visto che WWE sta dimostrando di non riuscire a gestire tutti o che comunque il loro ambiente è estremamente competitivo tanto da lasciare inutilizzati lottatori da NXT.
La NJPW deve essere una major in quel continente; ha la forza per farlo e gli uomini giusti che possono tessere buoni rapporti con le compagnie australiane. Se in UK ormai la partita di può dirsi sbilanciata, con la sola Rev Pro a tentare di contrastare la campagna di reclutamento a stelle e strisce, l’Australia può avere ancora margini importanti.
Nicholls non diventerà il nuovo Kenny Omega, ma è un lottatore che può portare interesse per la compagnia nipponica, che seppur con i suoi ormai noti limiti strutturali/culturali/aziendali nei primi due mesi dell’anno ha dimostrato di avere le idee chiare su come portare avanti il nuovo corso.
Inoltre, lo show Anniversario ci consegna tre punti interessanti: il primo abbiamo, finalmente, i Roppongi 3K campioni tag team jr, non che sia un risultato straordinario o inatteso, ma preferisco averli con la cintura al titolo piuttosto che come inseguitori da qui a giugno.
Due righe sull’annuncio del ritiro di Jushin Liger che nonostante gli anni ha dimostrato come la classe non abbia età, con un ottimo Ishimori che ha abbassato il ritmo per permettere di raccontare una storia di livello. Liger è un mito assoluto, che meriterà un editoriale apposito quando arriverà il momento del ritiro, per adesso godiamocelo nel canto del cigno della carriera.
Altro punto che in passato mi aveva fatto storcere il naso: White c’è. Il match contro Ospreay ci ha dato qualche risposta in più, ma in generale abbiamo un campione solido che svolge bene il ruolo di top heel dalla compagnia. Contro i top face Okada, Naito e Ibushi, quest’anno lo vedremo difendere la cintura in numerose occasioni. La prima e decisamente importante sarà quella contro il vincitore della NJ Cup allo show del Madison Square Garden in collaborazione con la Ring of Honor.
Per fortuna abbiamo escluso il match campione contro campione e avremo difese titolate vere. Se lo scorso anno c’è stata la vittoria “coraggiosa” di Zack Sabre jr, quest’anno visto il palcoscenico importantissimo, difficilmente chi alzerà il trofeo sarà un nome diverso da Okada o Ibushi. Quel match al MSG dovrà rappresentare il meglio che la compagnia giapponese ha da offrire e soprattutto dimostrare al mondo che anche senza Kenny Omega, la storia continua.
Scrivo queste righe dopo aver visto la prima giornata della New Japan Cup, con il main event tra Ishii e Nagata. Due nomi che frequentano i ring mondiali da diverso tempo, soprattutto Nagata che una ventina di anni fa era addirittura in WCW a combattere contro Goldberg.
È stato un match entusiasmante che ha fermato il tempo, due uomini con i capelli bianchi, incazzati che ancora riescono in scioltezza a fare un probabile candidato a match dell’anno. Tradotto in numeri per me è un 8.5, ma potrebbe essere qualcosa di più considerando che Nagata ha i suoi cinquant’anni di acciacchi sulle spalle. Da recuperare per chi lo ha perso e da rivedere almeno una seconda volta per non perdersi alcuni dettagli tra uno scambio e l’altro.
La NJPW è viva e vegeta e probabilmente questi primi sei mesi del 2019 saranno entusiasmanti e ricchi di emozioni e incontri di altissimo livello.