Bobby Lashley non è più un wrestler WWE ed è passato in AEW proprio qualche settimana fa. L’Almighty ha vissuto “due vite” in quel di Stamford: la prima, dal 2005 al 2007 mentre la seconda dal 2018 al 2024, dopo aver acquisito maturità e aver avuto diverse esperienze nel business. Adesso Lashley è una stella affermata e lo si può considerare tranquillamente un veterano e le sue recenti dichiarazioni riguardo i giovani di NXT hanno sorpreso i fan.
Parlando al podcast The Lame Guys, Bobby Lashley ha parlato dei giovani provenienti da NXT, affermando che molti di questi credevano di essere già delle superstar affermate e non volevano ascoltare i consigli dei veterani:
“Tornare in questa era è stato un po’ diverso. Mi è sembrato di capire che i giovani credano già di essere delle superstar e non vogliono ascoltare nulla. Sembrava quasi che ognuno facesse solo le cose per conto proprio.”
L’ex campione WWE ha poi parlato anche di un’esperienza in particolare, senza però fare nomi:
“Ecco, mi sono avvicinato solo per vedere come stesse, ok? Ho molta esperienza, quindi volevo solo metterlo alla prova. Sono arrivato e ho chiesto a uno dei ragazzi ‘Hey amico, sai che adesso c’è una generazione diversa, c’è qualcosa che io posso fare che credi possa aiutarmi a connettermi col pubblico?’ E lui era scioccato che gli chiedessi una cosa del genere. Ma mi sono sentito come se nelle chat di gruppo lui dicesse ‘Oh, Bob mi sta chiedendo questa cosa’. Credo sia tutto diverso, io pensavo semplicemente che tutti possono imparare da qualcosa. Cercavo semplicemente di fare in modo che chiunque potesse aiutarmi a migliorare durante i miei match.
Ma è difficile, perché i ragazzi che venivano da NXT non hanno nulla, ma credono di essere i migliori, di non aver bisogno di nulla e di sapere tutto. Sembra che cerchino solo di baciare il c*** alle persone. Ma, fratello, ci sono io, c’è Drew, c’è CM Punk, c’è Pete che possono aiutarti, non cercare di baciare il c*** solamente a chi ha una cintura. Tutto è così diverso rispetto a quando sono arrivato, perché invece tutti cercavano di lavorare insieme per rendere lo show migliore.”