Booker T, intervistato dal sito australiano TheFatDuck.com, ha ammesso di non andare fiero di un promo particolamente colorito, rivolto ai danni di Hulk Hogan, che egli effettuò nel 1997 durante un  PPV della WCW, ovvero Spring Stampede.

“In passato, noi lottatori non ricevevamo alcuna direttiva su come comportarci dinanzi alle telecamere durante un promo o un’intervista, a differenza di quanto accade oggi in WWE; di fatto, potevamo dire e fare qualunque cosa ci passasse per la testa. Ora, quel promo rimarrà nella storia come qualcosa di poco edificante, ma non posso certo negare di averlo fatto. Sicuramente, è il momento più imbarazzante della mia carriera, e quello di cui mi pento maggiormente; ciononostante, ho superato l’accaduto.”

Fonte: Lordsofpain.net & Zona Wrestling

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.