Viviamo una fase nuova, con poche certezze, la vittoria di Ambrose e quella di Aj Styles sono la perfetta fotografia di come la WWE stia riscrivendo alcune “regole” del sistema. Quella di Styles è per certi versi più pesante, per il fatto che si può dire tutto, tranne che sia il classico comportamento prevedibile made in Stamford.
In fase di pronostico vedevo molto difficile una sua affermazione, che c’è sì stata con interferenza del Club, che si colloca al primo match della faida, ma comunque resta ben scritta nei libri di storia. Non pensavo potessero superare l’ostacolo invisibile del passato che si porta nel curriculum. Devo dire invece che oggi, smentendo molte delle mie affermazioni del recente passato, Aj Styles è un main eventer della WWE senza mezze misure.
Per dirla ancora più chiaramente, la faida con John Cena è al momento la cosa migliore che abbia visto quest’anno in WWE.
Merito alla WWE che ha gestito il ritorno di John Cena con intelligenza, non facendogli perdere tempo con il Rusev di turno e nemmeno togliere lo spot del main event agli ex Shield. È indubbiamente difficilissimo gestire il personaggio Cena nel roster attuale, il sapersi adattare a una situazione del genere da ragione a chi indica in Cena off screen come un personaggio scaltro (nel senso buono), che comprende come approcciarsi alle proposte che giungono dalla compagnia.
Probabilmente arriverà il momento in cui supererà Ric Flair nel conteggio dei titoli mondiali oppure no; l’impressione che si coglie è che comunque questo traguardo non venga vissuto in maniera competitiva dal campione di Boston. Ho già detto in passato che in questa situazione ricorda da vicino Hulk Hogan nel 1993, che si comportò in maniera diametralmente opposta, obbligando la compagnia ad assecondarlo nella disgraziatissima Wrestlemania 9. Tempi lontani per fortuna, da ambo le parti.
Il John Cena attuale ha capito che adesso, più che un titolo mondiale in più, aldilà del contratto faraonico che ci sarebbe a prescindere, la cosa che lo lancerebbe ancora di più nell’olimpo della storia sono grandi faide. Intense come quella che sta vivendo con Aj Styles, con quel tipo di intensità che probabilmente ha stupito anche la stessa WWE che li ha messi insieme a lavorare sul ring e ha visto il pubblico entusiasmarsi come per nessun altro nel roster.
Ora con il draft di luglio, così ampiamente pubblicizzato, potremmo vedere i due continuare a Smackdown e proseguire la faida in almeno un altro paio di special events, con una affermazione di Cena e una “bella” a Summerslam che a seconda delle idee sul Club della WWE, potrebbero aprire numerose variabili.
Styles può andare avanti per moltissimo tempo in questa collocazione da heel con Anderson e Gallows, senza necessariamente sperare che si aggreghi Finn Balor, che in molti vedrebbero meglio in singolo con un ruolo importante a Raw, senza essere il quarto membro di una stable cui i booker non sembrano puntare tantissimo.
Negli ultimi tempi ci sono stati moltissimi cambiamenti nei ruoli e nelle storyline, altrettanti sono previsti dalla metà di luglio fino al post Summerslam, questa faida può essere il punto di riferimento su cui costruire le certezze di una fase storica che necessità coraggio e sperimentazioni. Il tizio che viene dalla TNA ormai è diventato importante come chi la WWE la comanda da un decennio abbondante.