Bret Hart è noto ai più per essere stato uno dei migliori wrestler a cavallo degli anni ’80 e ’90. Ha guidato la compagnia in uno dei suoi momenti più neri che coincise con la New Generation Era, periodo che aveva fatto da apripista a storie e talenti che sarebbero esplosi nell’Attitude Era successiva. The Hitman vinse per ben 5 volte il titolo di WWF World Heavyweight Champion. A seguito dello “Screwjob di Montreal”, passò alla rivale storica WCW, dove vinse il titolo mondiale altre due volte, prima di ritirarsi nel 2000 per via di un calcio alla testa calibrato male da Goldberg, durante un match di Nitro. Viene spesso annoverato come uno se non il wrestler più tecnico di tutti i tempi, dalla grande psicologia in ring e da una pulizia d’esecuzione alla quale in pochi si sono avvicinati.
Insomma, una leggenda vivente… a cui piace disegnare orge. Infatti, Hart ha rivelato a Fightful che, ai tempi della sua militanza in WWF, era solito disegnare frotte di wrestler intenti in atti sessuali sulla lavagna dello spogliatoio.

La “scottante” rivelazione di The Hitman

Disegnavo wrestler intenti in orge e roba varia sulla lavagna dello spogliatoio. Era giusto per noia. All’inizio nessuno sapeva che fossi io, e allora disegnavo queste mega orge, posizioni sessuali e roba simile. Volevo far ridere gli altri ragazzi. Mi facevo trovare intento a vestirmi, sulla lavagna era presente una grossa orgia e la gente diceva ‘Chi è stato?’ e io ‘Non saprei’. George Wells una volta entrò nello spogliatoio, la vide e la ritoccò un po’. Chi lo vide pensò fosse l’autore del disegno, e lui ‘Giuro su Dio che non sono stato io.’ Alla fine mi scoprirono e mi chiesero di farsi disegnare. Mi raccontavano le loro faccende intime e io gli disegnavo la versione perversa di quello che era successo la notte prima al bar con qualche ragazza. Andre The Giant si scompisciava dal ridere. Adorava i miei schizzi. Più erano assurdi e più rideva. […] Spesso disegnavo Steve Lombardi nel bel mezzo di un’orgia e lui si arrabbiava. Gli dicevo ‘Steve, lo faccio per Andre. La prossima volta che ti disegno, guarda che fa Andre. Se non si creperà dal ridere allora smetterò di disegnarti’. Poi mi disse ‘Puoi disegnarmi quando vuoi’. Andre si schiattava dal ridere. […] Disegnai anche uno dei road agent, che la prese molto male. Si preoccupava di ciò che avrebbe potuto dire la moglie se l’avesse visto. E io pensavo ‘Che ci verrebbe mai a fare tua moglie qui dentro?’. Fece un sacco di storie. Il giorno dopo andai per prendere parte ai tapings e trovai Vince McMahon davanti la lavagna, braccia conserte e gessetto alla mano. Me lo porge e fa ‘Disegna chi ti pare, quando ti pare. Se a qualcuno non sta bene, vieni da me’. Allora iniziai a fare schizzi su tutto ciò che mi passava per la testa. Diventò una specie di tradizione dove la gente si offendeva se non veniva disegnata.