Bret Hart è stato di recente protagonista di un'intervista per WebSportsMedia.com, di cui riportiamo i punti più interessanti:

Il celebre Screwjob "Col senno di poi, vorrei che non fosse successo. È stato un modo orribile di lasciare la Federazione da parte mia, dopo essere stato una delle Superstar che ha fatto la storia della WWF. Se potessi tornare indietro nel tempo, però, credo che mi comporterei esattamente come ho fatto nel lontano '97 perché ero -e sono ancora convinto di essere stato-dalla parte della ragione. Forse si sarebbe potuta trovare una soluzione più costruttiva che andasse bene a tutte le parti coinvolte."

Il ritorno in WWE "Ho sempre avuto più ricordi positivi che negativi nei miei 14 anni di WWE, anche dopo la rottura avvenuta alle Survivor Series di Montreal.
Nel 2002 ho avuto un ictus e una delle prime chiamate che ho ricevuto è stata da parte di Vince McMahon. In quelle condizioni, mi sono reso conto che i problemi nella vita sono altri. Vince mi ha fatto un discorso di incoraggiamento dicendomi che uno come me non avrebbe avuto problemi a recuperare e mi propose di migliorare il rapporto che c'era tra di noi. Io volevo essere riconosciuto per ciò che avevo fatto nella mia carriera da wrestler e così ci siamo chiariti, lasciando il passato alle spalle. "

L'Iron Man Match con HBK: "Penso che sia stato un grandissimo match e che tuttora nessuno sia riuscito a surclassarlo. Shawn era un grande wrestler ed un ottimo atleta. In quell'occasione abbiamo dimsostrato a tutti che non serve essere un big man steroidato per avere successo nel wrestling e fare un buon incontro."

Il rapporto con Shawn Micheals: "Perdonarlo e lasciarmi il passato alle spalle è stato davvero terapeutico, come togliermi un peso dal cuore. Shawn era disgustato dal suo ruolo nella faccenda dello Screwjon. Era un'azione che non tollerava di aver compiuto,seppur per il bene dell'allora WWF. Il nostro confronto e l'abbraccio a Raw è stata la tregua definitiva. E da allora stiamo entrambi decisamente meglio."

La fine della sua carriera: "Una commozione cerebrale mi ha stroncato la carriera. All'epoca non era come adesso, non c'erano tutti i vari accertamenti medici e spesso gli infortuni venivano sottovalutati. Ti davano una pacca sulle spalle dicendoti di andare sul ring, ma è una cosa sbagliatissima. Ho combattuto per settimane ignorando la commozione cerebrale e ho avuto ripercussioni ed effetti collaterali negli anni a venire, come un'emicrania per due anni consecutivi. Ho ancora dei problemi di equilibrio per colpa di un calcio mal eseguito di un wrestler che non sapeva dosare la sua forza!"

Il Wrestling nel 2014: "È sicuramente migliore di quello dei miei tempi. Ci sono atleti preparatissimi che fanno cose davvero sensazionali. Sono un piacere a vedersi, come Cesaro che ci dà sempre dimostrazioni di forza e tecnica fenomenali o Daniel Bryan. Anche le Divas fanno la loro parte: bellissime ragazze e molto dotate sul ring. Credo che tutti debbano riconoscere che il wrestling di oggi è fantastico, così come i suoi interpreti."

Fonte: WrestlingInc.com & ZonaWrestling.net