Tutti sanno cosa accadde quando il Montreal Screwjob ebbe luogo alle Survivor Series 1997. In seguito a quell’episodio scioccante, nello spogliatoio si verificò una resa dei conti tra Vince McMahon e Bret Hart, con quest’ultimo che stese McMahon con un solo pugno. Intervenendo all’Attitude Era Podcast, The Excellence of Execution ha iniziato spiegando perché il Montreal Screwjob non doveva accadere e perché i commenti fatti negli anni successivi da star rispettate come The Undertaker non hanno molto peso per lui.
Le sue parole
“Ho molto rispetto per quello che ho fatto. Se foste nei miei panni, dopo tutto quello che avevo realizzato per loro, mi comprendereste. Sento sempre ca**ate, come quelle dell’Undertaker: “Dovevano fare ciò che era necessario. Non c’era altra scelta”. Str***ate!. Avevo ancora sei settimane di contratto. C’erano un milione di cose che si potevano mettere in pratica. È stato un affare di bugiardi, imbroglioni, pugnalatori alle spalle e di persone che hanno reso possibile quel momento. Shawn, Triple H, Vince McMahon. Vorrei averli messi tutti al tappeto. Non ho rimpianti. È stata la cosa più bella che abbia mai fatto. In quei fugaci secondi in cui mi sono trovato Vince davanti, ho pensato: “Non posso credere che mi affronterà davvero”. Non l’ho attaccato. Ci siamo avvicinati e abbiamo ingaggiato un incontro di wrestling. Poi l’ho steso con un pugno ed è stato il più bel pugno che abbia mai tirato. Un uppercut assolutamente bellissimo. L’ho sollevato di circa un metro da terra e mi sono fratturato la mano. È stato il pugno più dolce che abbia mai sferrato. Non cambierei nulla. Vince McMahon può marcire all’inferno”.