Ormai siamo abituati: quasi ogni giorno leggiamo commenti di wrestler della vecchia scuola che criticano lo stile moderno, più spettacolare e meno “metodico”. Capita invece meno spesso di leggere dichiarazioni legate a lottatori del passato e a come avrebbero potuto o meno adattarsi al wrestling di oggi. E l’ultima uscita in questo senso è molto strana, sia per chi l’ha detta che per il soggetto di cui parla.

“Steamboat non aveva personalità”

All’interno del suo podcast Something to Wrestle, Bruce Prichard, da decenni ormai uno dei dirigenti top della WWF/WWE, ha risposto a alla domanda “Quali leggende del wrestling avrebbero avuto una carriera di uguale successo anche nel wrestling di oggi?”. E dopo aver citato Hulk Hogan, Randy Savage, Rick Rude e Shawn Michaels come successi sicuri anche nel wrestling moderno, l’ex Brother Love ha poi espresso i suoi dubbi su Ricky Steamboat.

“L’unico che secondo me non sarebbe sopravvissuto è Steamboat, probabilmente. Da un punto di vista: quello della personalità. E non so se Ricky avrebbe avuto una personalità abbastanza forte per uscire davanti al pubblico ogni sera e recitare dei promo ogni settimana. Sul ring? Lascia stare, da quel punto di vista. Farebbe grandissime cose.”

Uno dei nomi più importanti… ma mai campione del mondo nella WWF

Spesso considerato come uno dei più grandi a mettere piede su un ring, la personalità al microfono è sempre stata il tallone d’Achille del Dragone. E forse proprio questo lo ha tenuto lontano dal titolo mondiale in WWF, facendo di lui un membro della lunga lista di grandissimi del passato che non hanno mai vinto il titolo di campione del mondo nella federazione di Stanford, nonostante le tante partecipazioni a WrestleMania e una carriera da Hall of Fame certificata con l’ingresso nel 2009.