Bryan Danielson non ha intenzione di parlar male della WWE durante la sua permanenza in AEW. Questo perché non solo si trovava bene nel suo ex posto di lavoro, ma anche perché non vuole alimentare la mentalità tribalista diffusa oggi nel mondo. Danielson è stato ospite dello Sports Illustrated Media Podcast con Jimmy Traina e ha risposto a qualche domanda riguardo alla delusione di alcuni fan su questo suo approccio ai promo.
Una mentalità sbagliata
Danielson ha ricordato di aver ricevuto dei cori di disapprovazione dopo aver detto di essersi trovato bene in WWE. Molti spettatori non hanno apprezzato il suo non schierarsi apertamente contro la federazione di Stamford anche dopo averla abbandonata – Danielson ha così commentato: “È vero, però. Credo che non sia una questione che riguarda solo il wrestling. C’è una mentalità tribalista molto diffusa nel nostro Paese al momento”.
La narrazione della tifoseria
Danielson fatto notare che una mole di fan crede che si debba stare necessariamente da una parte o dall’altra, senza poter apprezzare entrambe. “C’è una narrazione dello stare da una parte o dall’altra, e considerato che comunque la maggior parte degli spettatori è formata da persone razionali che si godono entrambe le parti, sono le persone che stanno nelle fasce più estreme a parlare a voce più alta”.
Attirare l’attenzione
Danielson ha continuato dicendo che apprezzare entrambe le compagnie e parlarne bene non attira tanta attenzione se si fanno dei commenti sulle piattaforme di social networking, e molta gente ti nota solo se fai una scelta ben precisa. Danielson ha detto: “Penso che uno degli aspetti negativi dei social media sia che si tende ad enfatizzare i comportamenti più scontrosi, che sia in una direzione o l’altra”.