Nei giorni scorsi, dopo che CM Punk ha fatto ritorno in WWE, si è tornati inevitabilmente a parlare del suo licenziamento da parte della AEW. Le bocche rimangono sempre abbastanza cucite da entrambe le parti, visto l’accordo di riservatezza firmato, ma alcuni dettagli sono emersi su quella che è stata la commissione disciplinare che ha esaminato il caso CM Punk dopo l’incidente backstage di All In. È stato confermato che, accanto ai legali, ha fatto parte anche Bryan Danielson della commissione, chiamato ad una decisione complicata dovendo mettere da parte il rapporto di amicizia che lo lega al Best in The World.
“Gli auguro il meglio”
Danielson ha partecipato al podcast Maggie & Perloff e inevitabilmente tra i vari argomenti affrontati c’è stata la domanda su CM Punk e il suo addio alla AEW, con Danielson che ha quindi chiarito il suo ruolo nella commissione disciplinare. Queste le parole dell’American Dragon: “Sì, ho fatto parte della commissione disciplinare. Chiaramente, quello che è successo è successo. Io sono uno a cui piace CM Punk, penso che abbia portato molto alla AEW mentre era qui. Non c’è molto che io possa dire al riguardo, o che voglia dire al riguardo. Io ne faccio parte. È davvero divertente, sapete come funziona internet. Alcuni dicono che ero a capo della commissione disciplinare. C’erano più di tre persone coinvolte in questa decisione, ma la maggior parte di loro erano tutti avvocati. Come si può dire che ero io il capo, non ho nemmeno una laurea [ride]. Non ero lì a comandare, ma ho fatto parte della commissione disciplinare.”
A Danielson è stato chiesto se la decisione sia stata difficile, l’ex WWE ha confermato e ha speso belle parole nei confronti del collega: “Assolutamente! Sono una persona che ha molta empatia. Sono grato per il tempo che ha potuto trascorrere in AEW. Ha fatto un ottimo lavoro per noi. Gli auguro il meglio per il suo futuro e spero che il suo percorso lì vada bene”.