Bryan Danielson è uno dei wrestler più talentuosi e amati della sua generazione: l’atleta di Aberdeen (Washington), infatti, è spesso citato come uno dei migliori “tecnici” della disciplina al pari di mostri sacri come Kurt Angle e Bret Hart. L’ex WWE Champion, ora in AEW, continua a sfornare prestazioni di alto livello nonostante l’incalzare dell’età e dei numerosi problemi fisici che lo hanno tormentato per tutta la carriera, nonostante (come dichiarato dallo stesso Danielson) siamo agli sgoccioli della sua avventura in qualità di full-timer.

Durante un’intervista al Jas Johal Show, Danielson ha spiegato perché preferisca esibirsi in contesti più ‘intimi’, quindi arene dalla capienza ridotta:

“Mi è capitato di lottare davanti a un pubblico ridotto, ma poi sono andato in Giappone e lì il wrestling è molto popolare. Nel 2003 ho lottato al Tokyo Dome e c’erano circa 35.000 fan, ma poi torni a farlo dove ci sono solamente 3/400 fan. Tra quelle migliaia di fan c’erano persone che venivano appositamente per vedere te o il loro wrestler preferito. Si tratta di un’esperienza molto particolare. In un certo senso, ed è forse divertente, preferisco l’intimità. Preferisco le piccole arene, ma piene di energia. Un’arena piccola ma ricca di energia, per me, è meglio di 35.000 persone al Tokyo Dome, anche se si tratta solamente di 2/3 della capienza. Anche per la musica preferisco la stessa cosa, preferirei vivere concerti in maniera più intima. Mia moglie, invece, preferirebbe andare a vedere i Guns N’Roses in un’arena dove l’energia muove tutto. Preferisco l’intimità, gli ambienti piccoli. Però, fare quello che facciamo e rendere partecipi persone che hanno il posto più lontano…anche questo è un talento. John Cena, Kenny Omega e Adam Copeland sono bravissimi a farlo.”