Ve l’avevo promesso ed eccomi qua: festeggiamo insieme il primo anno di vita dei titoli femminili di coppia WWE. Anche se teoricamente sono in ritardo di una settimana. Dettagli.

Ho recentemente riletto l’articolo che scrissi sei mesi fa con le mie impressioni su queste nuove cinture e ne analizzavo pregi e difetti, per poi lasciarmi andare a qualche ipotesi speranzosa. Ero veramente un’illusa. Ma non corriamo troppo e cominciamo parlando di cosa è successo ai titoli di coppia negli ultimi sei mesi:

Anzitutto, nel loro pur breve regno, Alexa Bliss e Nikki Cross si sono dimostrate due campionesse combattive, difendendo i titoli in più occasioni, prima contro le Iiconics e poi contro Sonya Deville&Mandy Rose; hanno poi avuto più di un confronto con le campionesse di Raw e SmackDown Becky Lynch e Charlotte Flair, pur uscendone sconfitte, e poi con Bayly&Sasha Banks, con il gruppo delle Four Horsewomen al completo praticamente. Successivamente i titoli sono passati nelle mani delle Kabuki Warriors il sei ottobre ad Hell In A Cell, grazie anche al turn heel delle giapponesi. Le Kabuki Warriors si sono presentate persino ad NXT per difendere le loro cinture, poi però la loro attenzione è stata deviata verso Becky Lynch e Charlotte Flair (sì, ancora loro), fino ad arrivare al TLC match per le cinture di coppia, main event dell’ultimo PPV del 2019. Con l’infortunio di Kairi Sane, ma forse i piani stavano già andando in quella direzione, Asuka ha deciso di sfidare in singolo Becky Lynch, venendo sconfitta alla Royal Rumble per sottomissione ma chiedendo comunque un rematch, uscendone nuovamente sconfitta. Adesso Asuka è impegnata nell’Elimination Chamber match, mentre Kairi Sane dopo la commozione cerebrale avvenuta a TLC sta ancora lottando a mezzo servizio (solo due match in singolo dall’inizio del 2020 per lei), dunque al momento qualsiasi faida per le cinture di coppia è in pausa.

Analizzando più nel dettaglio la situazione, i lati negativi sovrastano quelli positivi: per quel che riguarda il regno di Alexa e Nikki, sebbene le due abbiano fatto un buon lavoro, i match titolati hanno lasciato molto a desiderare. Ho accolto con piacere il turn heel delle Kabuki Warriors e il loro passaggio in quel di NXT mi aveva fatto ben sperare. Non comprendo invece, onestamente, la decisione di far partire il feud con Charlotte e Becky; o meglio, sicuramente i titoli di coppia ne hanno giovato in termini di visibilità, sono stati protagonisti del main event di un PPV, in un feud che ha visto coinvolte quattro delle migliori wrestler della divisione femminile. Tuttavia, il feud, anche forse per l’infortunio di Kairi, si è trasformato presto in una competizione in singolo tra Asuka e Becky Lynch e io mi domando perché. Perché non far perdere le cinture alle due campionesse, se impossibilitate a difenderle, e mandare comunque Asuka contro Becky? In questo modo le cinture di coppia avrebbero potuto coinvolgere qualche altra lottatrice, invece sono lentamente sparite dai radar e da qui a WrestleMania chissà se troveranno spazio nella card. Calco molto su questo punto perché, tempo fa, scrissi che queste cinture avrebbero potuto risolvere un problema cronico della divisione, ossia l’incapacità di creare feud che non coinvolgessero la campionessa di turno e la sua sfidante; tale ragionamento va un po’ a donne di facili costumi, se coinvolgi nel feud per le cinture “la campionessa femminile di Raw”, oppure se mandi una delle due campionesse di coppia a lottare per una cintura in singolo. Qua i posti disponibili più che aumentare sembrano diminuire. E non perché sia sbagliato a prescindere, dato che abbiamo avuto spesso casi di doppi campioni, basti pensare a Seth Rollins e ai suoi doppi regni come singolo e come campione di coppia, ma si parlava comunque di titoli con una storia alle spalle, mentre qui si tratta di due cinture con nemmeno un anno di vita che già vengono sacrificate per “il bene superiore”; decisamente una prospettiva poco incoraggiante.

E poco incoraggiante appare anche la divisione tag team stessa che, semplicemente, non c’è. Rispetto a sei mesi fa le cose sembrano peggiorate a causa di infortuni (ad esempio Nia Jax), inattività (le Iiconics sparite dai radar), o altri utilizzi (Mandy Rose impegnata nella storyline dell’anno con Otis). Ordunque, non sembrano neanche esserci delle valide sfidanti all’orizzonte, a meno di non voler puntare nuovamente su Alexa Bliss e Nikki Cross. Tuttavia, resto dell’idea che la WWE potrebbe costruire un tag team decente nel giro di poco tempo, ad esempio rispolverando Dana Brooke e Lacey Evans, o ancora puntando sui tanti talenti di NXT. La materia prima ci sarebbe, ma manca la volontà di crearla; d’altra parte l’intera categoria tag maschile è stata a lungo bistrattata, salvo rare eccezioni, perciò temo che il massimo che si possa sperare, per il momento, è che la WWE si degni di togliere Asuka dal feud con Becky e che si costruisca qualcosa di decente in vista di WrestleMania, mi accontenterei anche di un semplice match a più coppie, così diamo il gettone di presenza a tutte e tutte sono contente.

Insomma, un primo anno di vita in cui i titoli di coppia erano partiti con buoni propositi e, bisogna essere onesti, hanno regalato anche qualche gioia alla divisione femminile, ma che spesso, troppo, hanno messo in scena match deludenti e senza che ci fossero dei piani a lungo termine.

Negli ultimi anni sono stati fatti tanti progressi nella divisione femminile e a fronte dei tanti successi accolti positivamente, i titoli di coppia, pur non essendo il male assoluto, si collocano nella categoria del “poteva andare meglio”, come lo è stato il primo MITB femminile, o la prima Royal Rumble. Ci saremmo aspettati di più, tutto qui.

L’anno scorso, con entrambi i titoli femminili in palio nel main event, la necessità di avere almeno un altro match femminile a WrestleMania era forte, mente quest’anno i match dovrebbero essere sicuramente due (titolo di NXT e titolo di Raw) o quasi sicuramente tre (dubito che lasceranno fuori il titolo di SmackDown), dunque è molto probabile che i titoli di coppia potrebbero non trovare spazio. L’unica speranza è che essendo le cinture alla vita di due ottime atlete come Asuka e Kairi Sane, la WWE decida di non tagliarle fuori da WrestleMania e si degni di trovar loro due sfidanti. Da lì in poi si vedrà.

(Tremo già al pensiero di cosa mi toccherà scrivere per febbraio 2021).