“Oh no, hanno tolto l’incarico a Heyman! Sono impazziti, come faremo? Raw cadrà nel baratro!” Ma siamo sicuri che questa scelta sia un male? A me pare una benedizione, nell’editoriale odierno vi spiego il perché.

La gestione di Raw da parte dello storico manager è iniziata circa un anno fa, quindi di mesi per farci un’opinione ne abbiamo avuti abbastanza. Non mi accanirò quindi sugli ultimi mesi senza pubblico o di questioni di ratings, ma vorrei fare un discorso riguardo la qualità delle puntate settimanali e della scelta dei wrestler da promuovere.

Qua su ZonaWrestling oltre che delle review degli special eventi mi occupo degli editoriali ad argomento Raw e vi posso dire che mai come nell’ultimo anno ho faticato a trovare argomenti interessanti da proporvi. Semplicemente le storyline sono state scarsamente interessanti, proviamo a ripensare a ciò che accaduto nello show rosso negli ultimi dodici mesi.

L’ascesa di Drew McIntyre è sicuramente un punto focale, ma a oggi non ha avuto una rivalità seria. Contro Lesnar si sono visti pochi minuti tra Rumble e Wrestlemania, si può dire che match a parte sia accaduto poco nulla, nei mesi precedenti all’evento ha avuto a che fare con qualche jobber. Dopo Wrestlemania la rivalità con Rollins aveva qualche spunto interessante, ma è stata banalizzata dai tanti match di gruppo nei main event degli episodi. Il feud contro Lashley oltre a essere durato poco non ha lasciato nulla. A oggi in chiave mark Drew è fortissimo, ma storyline che ci fanno innamorare del suo personaggio non ce ne sono.

A proposito di Lashely, il feud tra lui e Rusev è uno di quelli a cui è stato dedicato più tempo nella gestione Heyman e cosa ha prodotto? Il bulgaro fuori dalla WWE, Lashely che per essere messo nel main event è dovuto essere affiancato a MVP e tantissimi momenti trash.

Qualcuno loda Heyman per aver almeno dato spazio a wrestler bravi in ring come Black, Ricochet e Cedric Alexander, ma vi chiedo, rispetto a prima ora i tre sono in una posizione migliore nelle gerarchie? Il lottato è importante, ma nelle WWE sono i personaggi e le storyline che ti rendono grande, e negli ultimi dodici mesi nessuno dei due ha dimostrato di poter ambire alle posizioni migliori della card. Black è ancora il tipo dark delle vignette di presentazione iniziali, Ricochet non è in grado di interpretare un personaggio diverso da quello dell’atleta, Alexander è stato rispedito nelle retrovie per volere di Vince giustamente.

Molto tifo smart si fissa sul lottato e vorrebbe una WWE stile indie, con tanto spazio agli incontri e ai lottatori più bravi, ma non è così che funziona lo sport entertainment. Heyman ha puntato tanti su wrestler poco capaci di intrattenere con un microfono in mano e questo è il suo errore più grande. Questo tipo di lottatore salvo congiunzioni astrali incredibili non diverrà mai main eventer in WWE, gli esteti della tecnica si mettano il cuore in pace.

Se ripenso a Wrestlemania qual è stata la migliore rivalità che ha coinvolto wrestler di Raw? E’ senz’altro quella tra Edge e Orton, due veterani a cui è stata data una libertà creativa tale che si sono gestiti tutto da soli.

Sul fronte femminile fatico a pensare che ci sia gente che esalti l’ultimo regno di Becky, fatico a trovare momenti degi di nota.

Heyman non in dodici mesi non ha saputo creare storyline interessanti, a Smackdown ad esempio The Fiend contro Bryan o anche solo Otis contro Ziggler hanno saputo raccontare qualcosa, i personaggi hanno avuto un percorso che non fosse “combattiamo perché sì”. Una motivazione alla base degli scontri non è un dettaglio in WWE, è tutto.

Sarà un caso che i due episodi di Raw senza Heyman siano stati più coinvolgenti? Vi faccio due esempi banali in due feud marginali. MVP che prova a convincere Apollo con questi che si nega ma poi vince rubando è già un accenno di trama, un motivo di interesse per seguire i sviluppi di questa storia minore. Natalya che rimprovera Liv Morgan e questa che si riavvicina a Ruby idem. In generale tanto spazio ai segmenti e match non troppo lunghi, questo è il modo per conquistare il pubblico.

Per me Heyman è un manager meraviglioso, uno dei migliori nei fare promo e un personaggio che rimarrà nella storia, ma a guidare uno show non ho visto nessuna genialità, anzi.

Sergedge – EH4L